Cronaca

Sì unanime del Consiglio provinciale all'Area omogenea cremasca

Sì unanime del Consiglio provinciale all’Area omogenea cremasca. “Nel rispetto delle volontà del territorio, abbiamo sottoposto al Consiglio provinciale l’approvazione, tramite delibera, della costituzione l’individuazione dell’Area/Zona Omogenea Cremasca che verrà poi sottoposta all’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Cremona per approvazione e da qui al tavolo Tavolo istituzionale di confronto sugli ambiti territoriali e omogenei competente per il nostro territorio provinciale – ha evidenziato al termine del Consiglio, venerdì pomeriggio, il presidente Carlo Vezzini – Nel deliberato viene inoltre prevista la possibilità di delegare alla medesima Area/Zona Omogenea le funzioni sovracomunali che la normativa regionale potrebbe non assegnare direttamente all’Area Vasta. Quelle fondamentali rimangono in capo all’Area Vasta come quelle che la Regione ha delegato a suo tempo alle Province”.

“E’ un iter complesso ma che sta prendendo forma – ha continuato Vezzini – Come ho più volte sottolineato la discussione che si è aperta sul “con chi stare” non mi ha mai appassionato, sia politicamente sia sul versante del percorso istituzionale. Molto più importante è capire con quali fondi gestire sia le funzioni fondamentali che quelle delegate e quale veste giuridica avrà l’ente di Area Vasta che ripeto, non sono le zone omogenee. Credo che prioritario debba essere, soprattutto nell’agenda di un politico, dare soluzioni in termini di continuità di erogazione di servizi alle comunità locali e richiedere alle Istituzioni superiori adeguate risorse finanziarie e umane per poterle svolgere, prima ancora che ergersi a paladini di questo o quel campanile”.

Nella fattispecie sono 42 Comuni che hanno deliberato la “proposta di percorso finalizzato alla costituzione dell’Area Omogenea del Cremasco”, come da deliberazione assunta dal Consiglio Comunale di Crema n. 80 del 9 novembre 2015, individuata come modello del documento assunto dai consigli comunali, ovvero: Agnadello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Credera-Rubbiano, Crema, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Dovera, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano, Pandino, Pianengo, Pieranica, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta D’Adda, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate.

Ha concluso Vezzini: “Ora procederemo ad avviare il percorso di individuazione dell’Area/Zona Omogenea del Cremonese e del Casalasco, nell’attuale ambito territoriale provinciale”. Poco dopo le 19 di venerdì il voto unanime del Consiglio provinciale. Unico assente il consigliere provinciale Calvi.

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