Cronaca

Decorazione dell'antica domus di piazza Marconi, nuovo pannello restaurato

Appuntamento venerdì 29 aprile (ore 17), al Museo Archeologico S. Lorenzo di Cremona, per la presentazione pubblica del restauro di un pannello di un affresco parietale proveniente dalla domus romana rinvenuta in piazza Marconi. Un ulteriore tassello nell’opera di ricomposizione della decorazione del cubiculum di età augustea, rinvenuto nelle indagini archeologiche compiute tra il 2006 e il 2007, e reso possibile grazie al fattivo contributo dell’International Inner Wheel Club di Cremona presieduto da Cristina Scandelli Groppali. Interverranno il sindaco Gianluca Galimberti, Nicoletta Cecchini, funzionaria della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, Elena Mariani, studiosa delle pitture della domus, e Chiara Ceriotti, restauratrice del pannello.

Come è ormai noto, ci troviamo di fronte alle sontuose  pitture di una stanza da letto che, ridotte in decine di migliaia di frammenti dalla distruzione della domus, sono da anni in corso di studio e di ricomposizione, con l’obbiettivo di restituire alla città la visione più completa ed emozionante possibile di un pezzo della sua storia. In questi quasi dieci anni dalla sua scoperta, si è giunti  infatti all’esposizione al Civico Museo di San Lorenzo di diversi nuclei pittorici  grazie a sovvenzioni pubbliche e private: alcuni furono ricomposti in occasione della mostra tenutasi in città a cantiere di scavo ancora aperto; altri  furono restaurati qualche anno dopo  la sua fine e, da ultimo, un  meraviglioso nucleo di frammenti, con alcune parti dei quadri che ne costituivano l’epicentro decorativo della stanza, è stato presentato lo scorso anno grazie al contributo del Soroptimist Club International di Cremona.

Venerdì, grazie al sostegno economico dell’International Inner Wheel Club di Cremona, si affiancherà ai precedenti un nuovo elemento decorativo che in origine abbelliva la zona più alta della parete: si tratta infatti della parte terminale di una delle due colonne (con le cornici adiacenti),  meravigliose per accuratezza esecutiva e resa prospettica, che fungevano da quinta architettonica per il quadro. La parte inferiore della medesima colonna campeggia già su una delle pareti del museo ed alcuni frammenti del quadro, che essa racchiudeva, sono visibili all’interno di una delle vetrine esposte nella sede museale. Grazie al nuovo contributo è stato dunque possibile procedere nel percorso finalizzato a restituire continuità e leggibilità alla decorazione di questa stanza di ben 2000 anni fa, rendendola meglio comprensibile e fruibile per tutti i visitatori. Ma il puzzle continua e ha bisogno dell’aiuto generoso di tutti per giungere alla fine.

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