Lettere

Lettera aperta
su Oriana Fallaci

da Carlo Malvezzi, consigliere regionale NCD

Egregio Signor Sindaco di Cremona,

la decisione di non intitolare una via della città alla grande Oriana Fallaci sta producendo, come prevedibile, un dibattito assai vivace, la cui eco è avvertita ben oltre i confini cremonesi.

Di fronte ad un personaggio di fama internazionale, insignita nel 2005 dal presidente Ciampi della Medaglia d’oro quale Benemerita della Cultura, l’Amministrazione Comunale si aggroviglia attorno alla normativa locale, alle considerazioni burocratiche, alle esigenze formali degli apparati, facendo rilevare che non sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa della scrittrice. Se l’ostacolo è questo basta decidere ora e attendere il prossimo 15 settembre, giorno della sua morte, avvenuta nel 2006, per onorarne la memoria. 

Sindaco Galimberti, si attivi quindi per superare di slancio quegli elementi divisivi enfatizzati dalla Commissione Toponomastica della Sua Amministrazione; eviti di rinchiudere il pensiero libero, a volte ruvido e controcorrente, ma sempre lucidissimo e appassionato, nel triste recinto del pregiudizio ideologico.

Dia effettiva dimostrazione che Cremona non è quell’epicentro del luogo comune descritto in questi giorni dai giornali nazionali che hanno ripreso le profondissime e pensose dichiarazioni degli autorevolissimi membri della Commissione, riprenda l’autonomia della Sua Giunta quale organo competente all’intitolazione di vie e piazze, riconducendo la Commissione Toponomastica al ruolo di mero organo consultivo che il regolamento comunale effettivamente le attribuisce.

La sollecito di cuore a rivedere la questione; basterebbe davvero poco: “Oriana Fallaci. Scrittore”.

Le stesse tre parole che la Fallaci volle fossero collocate sulla lapide della sua tomba, al Cimitero degli Allori di Firenze.

Carlo Malvezzi, consigliere regionale NCD 

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