Politica

Strada a Oriana Fallaci: la proposta non passò neanche sotto giunta Perri

La proposta di intitolare una via a Oriana Fallaci a Cremona era stata esaminata e velocemente liquidata con un no dalla commissione Toponomastica all’epoca della Giunta Perri. Lo rivela Michele Aglio, che di quella commissione era componente in qualità di membro esperto, insieme ad Angela Bellardi, Antonia Bertocchi, Giovanni Borsella e Renata Patria. I componenti politici erano invece l’assessore Nicoletta De Bona e poi Mirella Marussich ed Emiliano Ferrari  (Pdl e Lega Nord, partito dal quale poi uscì); Daniele Bonali ed Elena Guerreschi per il Pd.

L’intervento di Aglio (innescato da un post di Federico Fasani su Facebook) spiega che l’argomento “passò in secondo piano per via del baritono” (erano gli anni in cui si dibatteva della via ad Aldo Protti). “Non ci fu un grande dibattito in commissione. Nemmeno il tempo di riflettere. Tutti dicemmo no. Eppoi che via le si dà? Era la domanda”. Aggiunge poi Aglio: “Poi è importante sottolineare che la commissione toponomastica dà un parere obbligatorio (tranne in caso di urgenze, verificatesi proprio sotto Perri) e NON vincolante. Quindi se la giunta Perri avesse voluto… E se quella di Galimberti volesse …”. Ad esempio, ricorda ancora ancora l’ex componente, per i Giardini di piazza Roma intitolati a Giovanni Paolo II o per il campo di basket di via dei Classici dedicato a Roberto Telli, la decisione venne presa indipendentemente dal parere della commissione.

La proposta di ricordare a Cremona la nota giornalista e scrittrice era stata protocollata i Comune da Giuseppe Vigliotta, ricorda Aglio. Ma venne liquidata in fretta dalla commissione, impegnata per quasi la totalità del tempo dal ‘caso Protti’. Fu un capitolo aperto e chiuso tanto in fretta che gli altri membri di commissione ne hanno perduto memoria. “Sinceramente non ricordo”, afferma Angela Bellardi, direttrice dell’Archivio di Stato. “Ricordo altre discussioni, anche accese, ma non quella”. “Non l’ho presente”, afferma Nicoletta de Bona “sicuramente, oltre alla questioni Protti, vennero discusse molte altre proposte, ma il problema vero è che non c’erano molte vie, strade o piazze da intitolare e modificare quelle esistenti è oggettivamente complicato. Basti pensare a tutti i residenti e le attività economiche che devono modificare i propri dati anagrafici. E comunque è vero – conclude l’ex assessore: il regolamento prevede che siano passati 10 anni dalla scomparsa”. Non ricordano nemmeno gli allora consiglieri del Pd Elena Guerreschi e Daniele Bonali.

La polemica sulla via a Fallaci è stata innescata qualche giorno fa da un intervento del consigliere leghista Alessandro Fanti, attuale componente della commissione e poi rilanciata da un commento dell’assessora Rosita Viola (Sel) che per spiegare le motivazioni del no aveva addotto tra l’altro il fatto che quello della Fallaci è un “nome che divide”. Al contrario di quanto è successo a Cremona, ieri l’altro presso il Consiglio regionale è stata disvelata la targa che dedica proprio alla giornalista – scrittrice una sala del Pirellone. Una proposta del gruppo consigliare leghista che lo scorso novembre aveva raccolto l’adesione degli altri partiti di centrodestra. Motivazione principale: il fatto che la Fallaci sia stata la prima opinion leader ad indicare il pericolo islamista attraverso i suoi scritti post 11 settembre.

gb

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