Economia

Camera di commercio virtuosa, in 5 anni il costo personale sceso del 24%

24% di risparmio in spesa per il personale e diminuzione dei costi di struttura che rappresentano il 63,68% degli oneri correnti, a fronte della media nazionale del 77,82%. Sono le cifre comunicate nei giorni scorsi dal presidente della Camera di Commercio di Cremona, Giandomenico Auricchio, alla platea del Consiglio  Generale di Assocamerestero (di cui è pure presidente) e che testimoniano della virtuosità di un ente che nell’ultimo hanno ha vissuto molte vicissitudini. A cominciare dal lungo percorso di fusione con la vicina Mantova, non ancora giunto al termine. In attesa che questo avvenga, con lo scioglimento del nodo della sede, l’occasione della riunione sul tema dell’export ha dato l’occasione ancora una volta per capire l’importanza dell’export per l’economia cremonese: “In questi anni di crisi – ha spiegato Auricchio –  l’export ha rappresentato per le imprese cremonesi, di tutti i settori, un indubbio punto di forza. Dal 2009 al 2015 le esportazioni totali cremonesi  hanno registrato un incremento del 53% (contro il +35% della Lombardia e il +42% dell’Italia) confermando, nel 2015, con oltre 3,6 miliardi di euro, un valore molto vicino al loro massimo storico. Anche le esportazioni pro capite vedono Cremona, con oltre 7,5 mila euro, al di sopra della media italiana (5,1 mila euro), mentre il valore percentuale dell’export sul valore aggiunto pari al 30,1%, è al di sopra sia della media lombarda (25,4%), che nazionale (21,1%)”.

Nel 2016, nonostante l’attuale quadro di risorse scarse dovute al taglio del 40%  del diritto camerale disposto dal governo Renzi, la Giunta camerale  ha deciso di stanziare 420 mila euro per sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese, che vanno ad aggiungersi ai 3,5 milioni investiti da quando si è innescata la crisi globale.

Tornando al virtuosismo della sede cremonese, nel 2015 è diminuita la spesa per il personale (da 2.738.903 del 2010 a 2.101.658 del 2015, il 24% in meno) ed è aumentato l’impegno della Camera nella promozione del territorio, con un valore aggiunto per impresa di 118 euro contro una media nazionale di 75,3 euro.

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