Finale Champions League, Pomì batte Vakifbank 3-0 e vola sul tetto d'Europa
PalaGeorge gremito (4.858 gli spettatori) per la finale di Champions League. La Pomì vince il match e si laurea campione d'Europa.
SEMIFINALI CHAMPIONS LEAGUE VOLLEY FEMMINILE
Pomì Casalmaggiore – Vakifbank 3-0 [25-23; 25-23; 25-22]
Pomì Casalmaggiore: 1 Bacchi, 3 Lloyd, 5 Sirressi, 6 Cecchetto, 7 Ferrara, 8 Gibbemeyer, 10 Cambi, 12 Piccinini, 13 Olivotto, 14 Kozuch, 15 Stevanovic, 16 Tirozzi, 18 Rossi Matuszkova. All: Barbolini; vice: Bolzoni.
Vakifbank: 1 Örge, 2 Kirdar, 5 De Kruijf, 6 Akman, 7 Akin, 8 Gurkaynak, 9 Aslanyürek, 10 Slöetjies, 11 Aydemir Akyol, 12 Buijs, 13 Castro, 15 Hill, 16, Rasic, 17 Cetin. All: Guidetti; vice: Morrison.
Il gran giorno è arrivato anche se nessuno ci avrebbe scommesso. La finale di Champions League, che vede in campo a contendersi la coppa Pomì Casalmaggiore contro le turche del Vakifbank, ha preso il via nell’entusiasmo generale dei tifosi al PalaGeorge di Montichiari. Un match inaspettato, visto che le squadre che inizialmente erano date come favorite, la Dinamo Kazan e il Fenerbahce, si sono invece trovate a contendersi il terzo posto, vinto poi dalle turche della Fenerbahce.
Dunque ora tocca alle rosa giocarsi il tutto per tutto, in un match dove qualsiasi cosa può succedere e in cui la Pomì deve davvero superare se stessa. Grandissimo il sostegno dei tifosi, che hanno letteralmente riempito gli spalti (4.858 gli spettatori), euforici dopo la vittoria di ieri. Il clima è allegro ma non privo di tensione. Tanto più che l’avversario è davvero di prim’ordine.
Il primo set inizia infatti con le due squadre che si tengono testa, concentrazione altissima da entrambe le parti. La partita è tutt’altro che semplice per le rosa. Gli attacchi delle turche, precisi e insidiosi, mettono in difficoltà la difesa casalasca, che tuttavia non si arrende. Dal canto suo, anche la formazione italiana riesce a penetrare la difesa della Vakifbank con delle palle efficaci. Tutto il primo set procede con le due formazioni che si contendono un punto dopo l’altro. E’ un testa a testa che dura fino alla fine del set, che viene però conquistato dalle casalasche, per due punti di scarto.
Questo risultato non demoralizza però le avversarie, che iniziano carichissime il secondo set, riuscendo a distanziare la Pomì, anche se solo di un paio di punti. Le rosa però recuperano e riescono a superare le avversarie. Ma si tratta di un testa a testa continuo, punto su punto, senza che nessuna delle due prevalga con decisione sull’altra. Tanto che anche il secondo set si conclude con una vittoria della Pomì con pochissimo scarto.
Nella ripresa le turche si impongono, cercano di conquistare punti e distanziare le casalasche, le quali però recuperano in fretta, e di nuovo il set si ripropone come i due precedenti, con uno stillicidio punto su punto, che lascia tutto il tifo con il fiato sospeso. Anche se, dopo il risultato dei primi due set, l’entusiasmo è davvero a mille e i cori non finiscono mai. Si arriva ai punti finali ed è di nuovo un testa a testa che tiene la tensione alle stelle. Le turche non si arrendono e lottano senza risparmiarsi. Ma la Pomì non rinuncia a stupire e a far sognare: con 25 a 22 batte le avversarie e si laurea campione d’Europa.
Tifo in estasi durante le premiazioni, che hanno visto Jovana Stevanovic premiata come miglior muro, Maggie Kozuch come miglior opposto, Carli Lloyid come miglior alzatrice e Francesca Piccinini come miglior giocatrice della Champions League. Al termine della cerimonia, intorno alle 21, a Casalmaggiore inizierà la festa per celebrare la vittoria delle ragazze, che raggiungeranno il listone presumibilmente intorno alle 22.
Intanto segnali di apprezzamento arrivano anche ‘dall’alto’: il premier Matteo Renzi, al termine della partita, pubblica infatti un tweet in cui si complimenta con le ragazze: “Evviva le ragazze di @pomiVBC campionesse europee di volley femminile. Festa grande non solo a Casalmaggiore’.
CRONACA DELLA PARTITA
PRIMO SET – La finale di Champions League inizia nel debordante entusiasmo del PalaGeorge, che trema al grido di “Chi non salta non ci crede” e regala emozioni indelebili dinnanzi alla riproposizione della coreografia che già stupì tutti in semifinale.
Kozuch e Stevanovic a muro lanciano subito le rosa e ogni punto è un boato che sembra ripreso da uno stadio di calcio dopo un gol. Favorito dal pronostico, il VakifBank Istanbul (due Champions delle ultime cinque) è costretto al punto a punto quando Piccinini attacca con intelligenza e Gibbemeyer mette un gran muro: 8-7 per le turche.
Arriva il dato degli spettatori che sono più di 4.800, per nulla frustrati dal muro di Gundar che vale il 13-10 turco. Quando però la Pomì aggiusta il muro e la battuta, siamo 15-15 con break rosicchiato di tre punti. Insomma Casalmaggiore c’è e se la gioca eccome: serve un video-check contestato (palla dentro-fuori) per dare il 19-17 al VakifBank. Altri fischi, altri dubbi, altro check, stavolta chiesto dalla Pomì e stavolta ha ragione la Pomì che pareggia. Il muro a una mano di Stevanovic dà il primo vantaggio e infiamma il PalaGeorge. Il mignolo benedetto di Rasic tocca a muro la botta fuori di Tirozzi e vale il video-check del 23-20: Casalmaggiore sogna ma regala sul turno in battuta di Hill. Tirozzi pesca il mani fuori del 24-23, Piccini fa esplodere tutto: 25-23 e 1-0.
SECONDO SET – L’errore di Sloetjes e primo tempo di De Krujif: si ricomincia punto a punto sul 4-4. Agli errori di valutazione rosa rispondono le due giocatrici più esperte: Piccinini di potenza e Lloyd di classe e siamo ancora 7-7. Break di 4-0 con l’ennesima magia della palleggiatrice statunitense, mentre soprattutto Aydemir e Sloetjes tengono a galla il VakifBank. Il muro di Stevanovic come al solito fa sollevare le “manone” rosa in curva: 13-10, la Pomì non ha affatto paura, ha il cuore più leggero e la mano più pesante. Tirozzi sfodera l’artiglio e aumenta la crepa: 15-10. Kozuch scaccia la paura sul rientro turco e fa 16-13.
Al +3 la Pomì si aggrappa cercando di non perdere terreno: Stevanovic pesca il muro fuori che risolve, Lloyd per poco non allunga (muro fuori di un soffio). Piccinini quando serve c’è sempre e con tre punti di fila riporta sul 20-17. Il VakifBank alza il muro, la Pomì risponde con una super difesa, ma pesa di più il fondamentale turco e siamo 20-20. Errore di Aydemir al servizio, primo tempo di Gibbemeyer, Tirozzi in lob annulla lo spauracchio del turno in battuta di Hill. Rasic sbaglia, Castro tiene aperta la contesa, Stevanovic chiude con tutta la forza che ha in corpo: 25-23 e 2-0.
TERZO SET – Il VakifBank è descritto come una squadra dal grande cuore, ma in quanto a cuore la Pomì non scherza e ricuce sul primo momento di incertezza originato dal muro turco che si alza con più costanza. Alla pausa tecnica è ancora vantaggio rosa. Anche perché la squadra di Guidetti non sembra esattamente in giornata di grazia e infatti regala qualche errore banale: 13-10 quando Jovana Stevanovic continua a martellare le sicurezze del team della Mezzaluna. Qualcuno inizia a chiedersi se sia tutto vero, ed è una domanda lecita più che retorica… Tirozzi risponde chiudendo uno scambio infinito e Piccinini zittisce anche le giuste proteste di Barbolini per un tocco sporco del VakifBank: 15-12. Lloyd è ispirata, Piccinini così non s’era mai vista a Casalmaggiore e il +3 resta lì. Sloetjes “sbadila” fuori il 17-14 e il video-check chiarisce che non c’è tocco. La squadra di Guidetti non vuole mollare e resta incollata a Casalmaggiore, ma l’errore di Hill mette nuovamente tre lunghezze tra la Pomì e il VakifBank. Sirressi mette un salvataggio metafisico tra sé e la rimonta turca, 22-20 sull’errore in palleggio delle turche, ma il muro di Kirdar su Stevanovic vale il pari temuto a 22. Se serve una certezza, Lloyd va sempre su Piccinini: 23-22. Stevanovic a muro realizza la leggenda forse più grande della storia dello sport. La Pomì Casalmaggiore è campione d’Europa.
Simone Arrighi
Laura Bosio
Giovanni Gardani