Poste, Vezzini: 'Non è più possibile sopportare una tale situazione'
La decisione delle poste di ridurre la frequenza delle consegne, facendole a giorni alterni, ha scatenato moltissime proteste. Anche il presidente della Provincia Carlo Vezzini interviene con forza sul tema. “Il territorio Cremasco, Cremonese e Casalasco hanno già pagato pesantemente i tagli del servizio postale in questi anni, sia con le riorganizzazioni degli sportelli sia in termini di rimodulazione della distribuzione sul territorio periferico e nelle zone rurali” evidenzia.
“Non è più possibile sopportare una tale situazione dopo che i Comuni hanno investito in strutture e speso importanti risorse economiche al fine di far di tutto per mantenere questo servizio fondamentale per la collettività, istituzioni, cittadini ed imprese . Non sono convinto che i tagli ai servizi, alle risorse economiche ed umane siano gli unici elementi per far traghettare un Paese dalla crisi al rilancio. Occorre, invece investire, soprattutto nelle zone più lontane dai centri urbani, non solo per rendere sempre più omogenei i territori, ma per continuare a garantire sviluppo e presidi. Se è vero, per esempio, che a Cremona le zone di recapito passeranno dalle attuali 172 a 132, equivarrebbe da un lato a faticare a garantire continuità del servizio e dall’altro a porre le condizioni per pesanti disagi per cittadini ed imprese”.
Conclude Vezzini: “Occorre un fronte unico con i nostri consiglieri regionali e parlamentari affinché si avvii un confronto con Regione, Governo e Poste Italiane per trovare soluzioni che non siano solo tagli lineari. A breve invierò anche una nota da diffondere ai colleghi delle altre Province, coinvolgendo la stessa Upl”. I consiglieri regionali Agostino Alloni, Federico Lena e Carlo Malvezzi hanno espresso forte preoccupazione e si attiveranno con la Regione per un confronto con la stessa Direzione regionale di Poste Italiane.