Buon compleanno, Mina La 'Tigre di Cremona' compie 76 anni
Mina, la celeberrima ‘Tigre di Cremona’, oggi, 25 marzo, compie 76 anni. Una delle voci più belle e intense non solo d’Italia, ma della storia. Le sue canzoni sono memorabili e nonostante abbia deciso, già da parecchi anni, di ritirarsi dalla scena, non ha di certo abbandonato la musica, né la sua produzione. Continua ad essere presente con nuovi album, duetti e canzoni che puntualmente scalano le vette delle classifiche.
Mina nasce a Busto Arsizio nel 1940, ma già dopo tre anni i suoi suoi genitori tornano nella loro città d’origine, Cremona. A infonderle l’amore per la musica è sua nonna Amelia, cantante lirica, che insiste affinché prenda lezioni di pianoforte, ma lo studio teorico non è fatto per lei. La sua carriera inizia in Versilia, negli anni del boom economico, quando arrivano talenti del calibro di Adriano Celentano, Bobby Solo, Little Tony e Gianni Morandi.
Così, sul palco della famosa “Bussola” sale una giovanissima cremonese che inizia a cantare e incantare. È il 1958, l’anno che rappresenta il trampolino di lancio verso una carriera di successi fatta di canzoni ma anche di conduzioni di serate televisive. Uno dietro l’altro arrivano i successi con “Cielo in una stanza”, “Mille bolle blu”, “Città vuota”, “È l’uomo per me”.
L’Italia canta con Mina, le copertine sui settimanali di costume e gossip si sprecano. E il gossip fa però anche la sua parte cattiva, perché Mina è sempre sotto osservazione, si perde quasi il conto dei flirt che le vengono attribuiti e le amarezze per l’artista non mancano. Una grande storia d’amore c’è ed è quella con l’attore Corrado Pani, che era sposato, e l’Italia di quei tempi questo non lo perdona a Mina. Specie perché arriva anche un figlio, Massimiliano. Viene emarginata, la stampa e la tv le chiudono le porte in faccia ed è qui Mina a pensare a lasciare l’Italia.
La sua voce, però, non si ferma e arrivano canzoni che faranno la storia della musica italiana come “Grande, grande, grande”, “E poi…”, “Parole, parole”, “Insieme”, “Amor mio” e “Io e te da soli”. Per non dire di ‘Se telefonando’, testo di Maurizio Costanzo e diventato un grande successo nel 1966.
Sul piccolo schermo è la protagonista di programmi che fanno ascolti notevoli e sono un appuntamento imperdibile per gli italiani: “Canzonissima”, “Studio Uno” e “Teatro 10”, affiancando figure artistiche di spessore come Walter Chiari, Johnny Dorelli, Alberto Lupo, Don Lurio e Raffaella Carrà, con cui nel 1974 conduce “Milleluci”. La sigla finale di quel varietà è “Non gioco più”. Da lì a poco l’esilio in Svizzera e l’inizio di tantissime collaborazioni con Celentano e tantissimi altri artisti.