Cancello nuovo con la scritta 'Allah Akbar': a Gussola si accende la discussione
Un’opera d’arte, parlando dal punto di vista estetico, commissionata ad un fabbro locale, che però, a poche ore dagli attentati di Bruxelles rivendicati dall’Isis, ha subito fatto alzare i toni della polemica. Va detto che la scritta “Allah Akbar” significa semplicemente “Dio è grande”.
GUSSOLA – Una scelta fatta quasi certamente in buona fede, che però, considerato il periodo in cui è stata fatta (o meglio mostrata in pubblico), non ha mancato di fare discutere. A Gussola, giovedì, è stato un po’ l’argomento del giorno e tutto è legato alla scelta di una famiglia di religione islamica che, nella centralissima via Roma in un’abitazione adiacente a Villa Ferrari, ha scelto di “inaugurare” una cancellata nera con la scritta “Allah Akbar” e alcuni simboli chiaramente riconducibili all’Islam.
Un’opera d’arte, parlando dal punto di vista estetico, commissionata ad un fabbro locale, che però, a poche ore dagli attentati di Bruxelles rivendicati dall’Isis, ha subito fatto alzare i toni della polemica. Va detto, a onor del vero, che la scritta “Allah Akbar” (che sul cancello è scritta in caratteri arabi, ma è facilmente traducibile con una ricerca su internet), depurata dal significato dato dal fanatismo religioso e dai terroristi del Califfato, ossia nella sua accezione e traduzione originaria, significa semplicemente “Dio è grande”, un messaggio teoricamente pacifico. Tuttavia, come detto, le distorsioni della storia e delle recenti vicende, non possono non far drizzare le antenne a chiunque passi davanti a quel cancello.
Lo stesso è stato scoperto proprio giovedì mattina, dopo essere stato custodito da un telo di plastica, che in parte è rimasto ancora con qualche lembo strappato. Peraltro via Roma è la strada più centrale di Gussola, dunque il cancello è molto visibile a chiunque transiti nel territorio del comune casalasco. Premesso, comunque, che ognuno nella propria proprietà privata fa quello che ritiene più opportuno, il dibattito è più che altro sull’opportunità di una scelta estetica del genere in questo momento attuale di tensione e paura a livello internazionale.
Vanni Raineri-Giovanni Gardani