Lettere

Centro storico: evviva
i commercianti coraggiosi

da Mara Sperlari

Stimatissimo Direttore,
Le inoltro una lettera inerente all’articolo sul tema in oggetto, frutto di riflessioni di una serata trascorsa tra amici, alcuni dei quali commercianti, sulle sorti, per l’immediato prossimo futuro della NOSTRA CREMONA.
Mi auguro lo reputi degno di pubblicarlo sul suo importante quotidiano. La nostra serata è partita da una semplice, ma veritiera domanda, ossia perchè il Sindaco Galimberti non abbia ancora preso posizione sul problema della nuova ZTL e dei nuovi varchi cittadini, diversamente da quanto fatto da tutte le associazioni di categoria?

Forse non prende posizione, sapendo di non saper far nulla a favore della NOSTRA CREMONA. Siamo convinti che a Cremona si stanno proponendo esperimenti o proposte, dicendo di ascoltare la cittadinanza che convocano, ma per poi fare ciò che vogliono!!! Sul fronte del commercio al dettaglio, il report redatto dalla Camera di Commercio Cremona – ottobre 2015, mette in chiaro, dati su dati, la drastica situazione cremonese!

Il comparto Commercio al dettaglio- 3° trimeste 2015 come si evinece dal report, redatto da Associazione Industriali Cremona, evidenzia serie difficoltà e specifica un volume d’affari in continuo declino. Addirittura, vi si specifica che, al netto di variazioni stagionali, rispetto al trimestre precedente il dato è sceso del (-0,6%), se pur invariato rispetto il 2014 (-0,1%). Nell’ultimo quinquennio, il comparto segna una perdita di oltre il 30% per il fatturato e più del 10% per l’occupazione, posizionandosi tra i dati peggiori dell’intera Lombardia. A fronte del cospicuo aumento dei parcheggi in città, certamente l’andamento negativo della vendita al minuto aumenterà. Centro storico poco attraente uguale commercio in crisi, CREMONA MORTA!!!

Incredibile, ma vero il fatto che il Comune abbia incrementato da €0,50/giorno a €0,50/h per parcheggiare nelle strisce blu per i residenti, mentre per gli altri a €1,70/ora in tutto il centro storico.
Altra tassa rincarata è quella dei permessi di transito che costano di più e durano meno giorni rispetto ai precedenti. Chi svolge il proprio lavoro in centro, per evitare sanzioni, deve parcheggiare alla distanza di almeno un chilometro; gli altri parcheggi si son liberi, ma a disco orario, il che non rappresenta certo una soluzione adeguata per chi lavora.
Se non si danno punti di riferimento per un commercio attraente e vivace, chi verrà a Cremona?

Intanto soffriamo tutti: noi, residenti in cerca dei posti auto, negozi che perdono clienti, clienti e fornitori che non riescono ad acquistare o recapitare merce, e tutti coloro che non usano la bicicletta. Commercianti e non, conosciamo bene i problemi della gente: siamo persone che vengono dalla vita reale, dalle professioni!!
Le associazioni di categoria quotidianamente dialogano con i soggetti economici del territorio. E con essi stanno costruendo progetti concreti, alcuni potrebbero dare risultati. Perchè contrastarli? A quale scopo l’Amministrazione punta su una ” Cremona morta”, caratterizzata da vedere vetrine buie e impolverate?
Secondo molti infatti non sarebbe solamente la congiuntura economica negativa a rendere difficile la situazione dei commercianti, che hanno la propria bottega in zona Ztl, quanto piuttosto di alcune scelte dell’Amministrazione comunale.

Che vergogna!!!! Doveroso, domandarsi però se l’attuale Giunta comunale sia corta di memoria e come attui i proclami elettorali? Non c’e piu tempo da perdere: il nostro centro storico, di fama internazionale, sta perdendo prestigio e la Giunta sta facendo l’esatto contrario di quanto scritto nel programma di mandato.
Non solo, la Giunta avanza ipotesi assai poco “concrete” e fattibili alla ripresa del nostro cento storico, ma pensano di risolvete l’inghippo insegnando l’arte, a chi commerciante lo ? da generazioni!!!!
Incredibile, ma vero: piuttosto che svolgere il proprio ruolo, ovvero l’amministrare la res pubblica con buon senso e interventi a coordinamento della ripresa economica cittadina, si perde in chiacchiere e colpevolizza le categorie di settore per non saperla contrastare adeguatamente.
Doveroso, a questo punto, constatare se il degrado e la crisi della vendita al dettaglio in Cremona sia dovuta alla mobilità cittadina, ai costi, alle tasse troppo elevate, all’affitto dei locali oppure, ma stento a credere, imputabile all’inefficienza di commercianti ed esercenti al dettagli che si prodigano per arrivare a fine mese.
Mettiamoci d’impegno tutti: il cittadino, per il fatto stesso d’esser contribuente, prenda parte ad un progetto costruttivo e di lunga durata affinchè il Centro, la nostra Cremona non s’impoverisca ulteriormente e sia “piazza” per bancarelle di ogni genere, tranne che cremonesi.

Amministrare significa esser anche in grado di programmare eventi, manifestazioni, cicli d’interesse tali per i quali Cremona, come qualche anno fa, possa ritornare ad esser richiamo non solo per le città lombarde, ma anche per le limitrofi realtà emiliane.
Quando Cremona e i suoi cittadini, tutti contribuenti, dovranno aspettare per veder concretizzato un programma di sviluppo e un progetto di rilancio della NOSTRA CREMONA?

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