Stretta sui permessi provvisori e su carico/scarico in centro: le nuove regole
Non solo residenti: i cambiamenti nella circolazione e nella sosta delle auto in centro storico, entrati in vigore dal 1 marzo, interessano anche i fruitori occasionali delle zone a traffico limitato e soprattutto commercianti e artigiani.
Non solo residenti: i cambiamenti nella circolazione delle auto in centro storico, entrati in vigore dal 1 marzo, interessano anche i fruitori occasionali delle zone a traffico limitato, ossia chi la deve attraversare per ragioni di lavoro. Artigiani, imprese edili, professionisti vari, commercianti per il carico-scarico sono le categorie maggiormente interessate dai cambiamenti, che vanno nella direzione di ridurre il numero di mezzi che transito in centro storico.
La delibera di giunta approvata lo scorso 17 febbraio introduce dei correttivi forti al vecchio sistema, in vigore dal 2012, che ha fatto lievitare il numero di permessi provvisori all’impressionante cifra di 8200. Le regole in vigore fino a ieri consentivano infatti di ottenere un permesso a soli 4 euro, da utilizzare per un periodo variabile da un giorno fino ad un massimo di un mese. Artigiani e professionisti potevano così richiedere in via continuativa il permesso provvisorio, evitando di richiedere quello definitivo molto più costoso, dai 100 ai 150 euro l’anno a seconda della categoria. Con le nuove regole i provvisori vengono suddivisi in varie categorie e hanno una possibilità di utilizzo massimo variabile da sette giorni a un mese. Tre le tipologie di permessi normali. Ad esempio: 5 euro il costo del permesso valido fino a un massimo di 7 giorni, da richiedere per non più di 12 volte all’anno; 6 euro il permesso che dura fino a 15 giorni, anche in questo caso con 12 rilasci all’anno; 7 euro quelli che durano fino a un mese, rilasciabili non più di 6 volte all’anno. In tutti i casi non possono essere erogati in via continuativa, ma con un intervallo.
Altri tipi di permessi, definiti commerciali (B1, B2, B3, ad esempio per installatori, commercianti, manutentori) costano 8 o 9 euro a seconda siano utilizzabili per 15 giorni oppure fino a un mese: in tutti i casi non ne vengono rilasciati più di 6 all’anno e sempre con intervallo tra l’uno e l’altro. Vengono però mantenuti gli sconti dal 15 al 25% a seconda del numero di permessi richiesti nell’arco dell’anno o del biennio. Aumentano, anche se di poco, i ticket per l’ingresso dei bus turistici in zone a traffico limitato: da 4 a 6 euro per gli autobus turistici (sul tema si era aperta una querelle tra Comune e una agenzia di noleggio), la stessa cifra richiesta ai bus privati diretti agli hotel. 8 euro il costo del permesso per portare i figli a scuola attraversando aree in zona vietata: è il caso di via Jacini (Beata Vergine e Capra Plasio) e via Gerolamo da Cremona (Sacro Cuore).
Restano invariati i costi dei permessi definitivi che danno diritto a ingresso e sosta illimitati, per tutto l’anno, in ztl: 100 euro artigiani/ commercianti; 120 medici e paramedici; 100 amministratori pubblici; 150 giornalisti. Viene reso stabile il permesso gratuito ‘a tempo’ per amministratori pubblici, purchè lo richiedano di volta in volta al bisogno.
g.biagi