Cronaca

Devastazioni all'Arena Giardino. Mobilitazione popolare il 4 marzo

Si terrà alle 17 la mobilitazione promossa da un gruppo di cittadini presso l'Arena Giardino di viale Po, per tenere alta l'attenzione sui recenti episodi di vandalismo all'interno del cinema all'aperto.

Lo schermo devastato dell'arena Giardino la scorsa settimana

Mobilitazione attorno al cinema all’aperto Arena Giardino, dopo le due incursioni notturne di febbraio che hanno portato alla devastazione dello schermo di proiezione e di altre strutture interne, con l’aggiunta di un principio di incendio. Si terrà venerdì prossimo, 4 marzo, alle ore 17, promossa da un gruppo di cittadini, su iniziativa di Pierluigi Torresani e di altri amanti del cinema oltre di questo spazio pubblico. L’intenzione è quella di tenere alta l’attenzione delle autorità cittadine sulla sicurezza di questo luogo pubblico, ma intende porre l’attenzione anche sulla necessità di mettere a punto un progetto a lungo termine di fruizione di quest’area che impedisca il ripetersi di questi atti vandalici Una prima volta l’8 febbraio e successivamente la settimana scorsa, sconosciuti hanno oltrepassato il muro di cinta, hanno bevuto birra  e vino e poi, con cocci di bottiglia, hanno mandato in mille pezzi il telone in plastica di proiezione. Che era rimasto appeso dalla scorsa estate in quanto il gestore del cinema, Giorgio Brugnoli, voleva proseguire una sperimentazione di proiezione retroilluminante per la prossima stagione. In un angolo, di fianco al gabbiotto in legno di quello che una volta era il “Festival di mezza estate”, una tanica di benzina che era servita per accendere un falò che solo per un colpo di fortuna non è diventato incendio.

Per questa settimana è previsto anche un incontro in Comune, sollecitato dallo stesso Brugnoli, con l’assessore alla Sicurezza e Commercio Barbara Manfredini, che nel giorno della scoperta dei danni, aveva compiuto un sopralluogo all’Arena insieme al comandante della Municipale Sforza. A parte la frustrazione per i continui episodi di devastazione, è soprattutto l’indifferenza del proprietario della struttura, cioè il Comune, a preoccupare Brugnoli che, stavolta in maniera più decisa del solito, sembra deciso a mollare tutto: “Probabilmente la cosa farà piacere a qualcuno – aveva detto dopo l’ultima incursione –  ma se al Comune non importa nulla di una struttura che gli appartiene e che non spetta a me custodire nel periodo invernale, non so che farci”.

g.biagi

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