Quartiere centro, assemblea Contestati tragitti bus e sosta; timori per movida
Quattro gruppi di lavoro, per approfondire le tematiche più importanti per il centro storico: sicurezza, manifestazioni ed eventi, ambiente e mobilità. La prima assemblea 'operativa' del Comitato di quartiere centro si è svolta giovedì sera, 25 febbraio, ed ha visto la partecipazione di una sessantina di persone a teatro Monteverdi.
Quattro gruppi di lavoro, per approfondire le tematiche più importanti per il centro storico: sicurezza, manifestazioni ed eventi, ambiente e mobilità. La prima assemblea ‘operativa’ del Comitato di quartiere centro si è svolta giovedì sera, 25 febbraio, ed ha visto la partecipazione di una sessantina di persone a teatro Monteverdi. Non molte se si pensa ad una fetta di città in cui risiedono 17mila persone, ma sempre tante rispetto ad altri tipi di iniziative in cui si toccano temi di interesse collettivo. “Speravamo in qualcosa di più in quanto a partecipazione – afferma il presidente del Comitato, Paolo Marcenaro – ma non possiamo lamentarci. Inizialmente, come direttivo, abbiamo illustrato i punti su cui si può lavorare a gruppi di lavoro, quindi il grosso dell’impegno sarà da adesso in poi. Una buona parte delle problematiche emerse riguarda il disturbo della quiete pubblica attorno ad alcuni locali. In largo Boccaccino, soprattutto, dove c’è il timore che nei prossimi mesi tornerà il disagio sonoro dovuto principalmente ad un locale. Inoltre in questa zona anche il Comune lo scorso anno ha organizzato eventi e qualche residente teme che sarà ancora peggio in quanto a musica”.. Si tratta di temi già noti all’amministrazione comunale: da sempre in centro storico si fa fatica a trovare la quadra tra esigenze di riposo notturno dei residenti e quelle dell’animazione, necessaria per far vivere la città e non trasformarla in un dormitorio.
Altri problemi emersi riguardano poi la presenza di ancora troppe barriere architettoniche e di marciapiedi stretti; di pulizia e decoro. Inoltre la sensazione è che ci sia ancora molta confusione sulla questione dei permessi di sosta per i residenti, tema su cui ci sono stati molti cambiamenti (la campagna informativa da parte del Comune è appena cominciata). “Alcuni residenti sono rimasti sorpresi nel leggere che a ciascun nucleo famigliare spetta un solo permesso utilizzabile su due auto diverse. Questo significa che in presenza di due auto in famiglia, il permesso lo si può utilizzare solo su una alla volta e questo crea qualche disagio. Può darsi però che ci sia ancora poca chiarezza su questo punto, chiederemo delucidazioni all’amministrazione”. Ma tra le pieghe del dibattito è emersa la preoccupazione che, nonostante i posti auto riservati ai residenti (strisce gialle gratuite) siano aumentate notevolmente, il loro numero sia ancora insufficiente per una città in cui il tasso di motorizzazione è altissimo, 0,8 per residente: in una famiglia teorica di 4 persone, in media ci sono tre auto, tanto per intenderci. La soluzione (parcheggiare le altre auto in zona blu a tariffa agevolata, ma non sotto casa), fa storcere il naso a chi era abituato a lasciare in strada l’auto a 0,50 euro al giorno (ora questa è invece la tariffa oraria, per i posti non ad alta rotazione, più lontani cioè dalla ztl). Affrontato anche il problema del transito attorno a piazza Marconi: i residenti di via Belfuso e Belcavezzo non capiscono perchè solo a loro tocchi sopportare i carichi di auto in uscita dal parcheggio, salvando invece via Tibaldi.
Problemi anche riguardo i nuovi tragitti degli autobus di linea: aver tolto bus da corso Mazzini (richiesta pluridecennale dei commercianti) non ha risolto tutti i problemi, ma soprattutto ne ha creati di nuovi nelle strette vie laterali. In particolare, gli autobus dirottati attorno a piazza Lodi creano parecchi problemi perchè le strade sono strette e qualche pedone sul marciapiede in via del Foppone ha rischiato grosso, senza contare la presenza di ragazzini da e per la vicina scuola media Campi.
“Quello che ci auguriamo – conclude Marcenaro – è che gli interlocutori del Comune, oltre ad ascoltarci e ad avere con noi uno scambio di idee, accettino anche qualche nostra proposta, quando le faremo. Da quanto ho potuto appurare io in assemblea, non mi pare ci sia grande entusiasmo per la ‘rivoluzione’ della sosta, nonostante le nuove aree riservate ai residenti e la maggior rotazione nelle strisce blu, di cui l’amministrazione è molto soddisfatta. Forse serve ancora qualche modifica di compromesso tra le diverse esigenze tra residenti e chi viene in città come visitatore. Non dimentichiamo che Cremona è una città di provincia: se noi vogliamo che la provincia venga in città ed usi i suoi servizi, non solo quelli commerciali, bisogna consentire facilità di accesso nei luoghi dove questi servizi si trovano”.
g.biagi