Cronaca

Oggi si celebra la giornata del gatto, ma il nuovo gattile resta un miraggio

Cade oggi, 17 febbraio, la Giornata mondiale del Gatto. Una festa istituita nel 1990 da una giornalista gattofila, Claudia Angeletti, e che ancora oggi viene celebrata dalle gattare di tutto il mondo. Esiste addirittura un ashtag, #worldcatday, che in queste ore comparità sui social milioni di volte. Eppure, nonostante tutti gli appassionati di felini che ci sono in circolazione e con i 7,5 milioni di gatti presenti in Italia, sembra che nella nostra città l’argomento gatti non interessi a nessuno, se non ai volontari che se ne occupano.

Si era parlato di costruire un nuovo gattile, ma sembra che tutto si sia arenato. Sono infatti passati esattamente 2 anni (era il febbraio 2014) da quando l’amministrazione comunale di Cremona aveva individuato un’area da dedicare alla realizzazione della struttura. “L’avrebbe data in comodato gratuito all’Apac (associazione che si occupa della gestione del gattile comunale) per realizzare una nuova struttura” ricorda Roberto Gandolfi, ex consigliere comunale che a suo tempo si era preso a cuore la questione. Ma ad oggi sembra che la questione si sia arenata e che non si riesca a superare l’impasse.

Da un lato, senza dubbio, vi è la forte difficoltà a reperire risorse da parte dell’associazione, che deve vivere con il contributo che annualmente passa l’amministrazione e con le donazioni dei cittadini. Difficile, dunque, raccogliere abbastanza fondi per costruire una nuova struttura. Dall’altro lato, a livello di amministrazione, nessuno si è più mosso, neppure per individuare una soluzione alternativa. Anzi, il Comune ha stanziato solo 10.000 euro per il sostentamento della struttura (non ancora erogati quelli per il 2015), contro i 15.000 che venivano stanziati dalla precedente Giunta. A fronte di una spesa di circa 80.ooo euro l’anno da parte di Apac, per la gestione della struttura e degli oltre 800 felini a suo carico (circa 350 in via Bissolati e gli altri nelle varie colonie feline sparse su tutto il territorio).

Intanto le volontarie e i volontari continuano a portare avanti il proprio servizio nella vecchia e cadente struttura di via Bissolati, che fa parte del complesso degli Ex Monasteri (di proprietà della Fondazione Stauffer, che benevolmente non si oppone all’utilizzo dello spazio) e che è ormai fatiscente ed inagibile. Con tutti i rischi del caso, per chi frequenta l’ambiente, insalubre e non a norma. Ma del resto, non vi è un’alternativa, attualmente, per la gestione dei mici, il cui numero negli anni è continuato ad aumentare, anche a causa del fatto che per la crisi diverse famiglie hanno dovuto rinunciare ai propri amici a 4 zampe. Insomma, una situazione difficile, che vede i volontari costretti ad andare avanti come possono, organizzando frequentemente raccolte di cibo, coperte e altri accessori utili alla cura dei felini. Da alcuni anni è stata anche istituita l’iniziativa delle adozioni a distanza: chi non può tenere un gatto in casa ma vorrebbe aiutarne uno, può farlo con un contributo annuale all’associazione, scegliendo quale micio adottare e ricevento un certificato d’adozione.

Laura Bosio

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