Tassa rifiuti, 3 milioni di 'buco': in un anno scovati 292 evasori
Oltre ai quasi 2 milioni di Tari non riscossa per il 2015, il bilancio del Comune deve fare i conti con un ulteriore milione relativo al pregresso del 2014. I solleciti sono serviti a poco. Complessivamente sui tributi locali, la Polizia Municipale ha scovato illeciti per quasi 600mila euro nel 2015.
Ammonta a tre milioni l’evasione complessiva dalla Tari tra 2014 e 2015, che il Comune ha tutte le intenzioni di recuperare. A mancare dalle casse pubbliche quindi non sono soltanto i 2 milioni (1,9, per l’esattezza) di cui l’assessore al Bilancio Manzi ha parlato nel consiglio comunale di lunedì scorso. A quella cifra va aggiunto un altro milione di euro relativo all’anno precedente. Su un costo complesso del servizio che ammonta a più di 10 milioni, non è poca cosa, si sfiora il 30% di somme da recuperare. L’Ufficio tributi ha già inviato solleciti a chi non ha pagato nel 2014 ma il buco resta ancora importante.
Soltanto nel 2015 la Polizia Locale al comando di Pierluigi Sforza ha effettuato 451 sopralluoghi in abitazioni o edifici commerciali ‘sospettati’ di evasione della tariffa rifiuti. Per oltre la metà la violazione è stata accertata (292 casi); per altri 122 non sono state riscontrate violazioni; in ulteriori 37 casi si è in attesa di accertamento. Prendendo in considerazione tutti gli altri tributi comunali (ad esempio: la Cosap – passi carrai e occupazione suolo pubblici) i controlli effettuati nel 2015 ammontano a 694, per un importo complessivo di evasione pari a 592mila euro.
La tassa rifiuti era finita alla ribalta nei primi mesi dell’amministrazione Galimberti, quando venne a galla l’errore degli uffici nel calcolo delle aliquote da applicare alle utenze commerciali e a quelle domestiche. Questo aveva provocato un aumento enorme della tariffa rifiuti per alcune categorie economiche, in particolare quelle della ristorazione. L’errore è stato sanato l’anno successivo.