Sentinelle in piedi di nuovo in p. Duomo per dire no alla legge sulle unioni civili
Libri in mano, in piedi, fermi e in silenzio. A difesa della famiglia tradizionale formata dall'unione tra un uomo e una donna. Sabato pomeriggio le Sentinelle in piedi hanno organizzato un flash mob in piazza Duomo per manifestare contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili, in discussione in Parlamento.
Libri in mano, in piedi, fermi e in silenzio. A difesa della famiglia tradizionale formata dall’unione tra un uomo e una donna. Oggi pomeriggio le Sentinelle in piedi hanno organizzato un flash mob in piazza Duomo per manifestare contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili, in discussione in Parlamento. Oltre un centinaio le persone presenti, aderenti alla rete che si definisce “apartitica e aconfessionale”, perché la libertà d’espressione – si legge sul sito delle Sentinelle – “non ha religione né appartenenza politica”. Gli slogan: “Non c’è civiltà quando l’unione tra uomo e donna è minacciata”. “Non c’è felicità quando una legge violenta la natura e rende i bimbi merce”.
In Italia le Sentinelle in piedi sono nate in difesa della libertà di espressione, a loro dire messa in discussione dal ddl Scalfarotto, gi? approvato dal Parlamento. Presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo – sostengono le Sentinelle in piedi – è invece “fortemente liberticida”, in quanto “non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione”.
L’ultima manifestazione delle Sentinelle in piedi risale allo scorso 24 gennaio, il giorno prima in piazza Roma si era tenuta l’iniziativa promossa dall’Arcigay a sostegno delle unioni civili.
Simone Bacchetta