Animazione in città: eventi confermati, in forse le Invasioni botaniche
Saranno inserite nella programmazione cittadina di prossima presentazione alla Borsa Internazionale del Turismo, le iniziative di carattere commerciale delle associazioni. Ma per una delle più frequentate, le 'Invasioni botaniche' c'è qualche incognita.
Saranno inseriti nella programmazione turistico-culturale cittadina da presentare alla Bit di Milano, gli eventi di tipo commerciale programmati per il 2016. L’elenco è stato riassunto nel pomeriggio di lunedi 8 febbraio nella periodica riunione del Duc (distretto urbano del commercio) alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dell’assessore al Commercio Barbara Manfredini. Confermate tutte le iniziative già collaudate, dal Mercato Europeo (maggio) e alla gastronomia ‘di strada’ di Eatinero (settembre; entrambe sono proposte da Confesercenti); ai Giovedì d’estate, sotto l’egida delle Botteghe del Centro. Si comincerà il 6 marzo con lo Sbaracco; a maggio torneranno anche il Vanitas Market e le Incursioni Sonore (replicate a settembre).
Un punto di domanda c’è sulle Invasioni Botaniche, manifestazione primaverile nata in casa Confcommercio, che richiama migliaia di visitatori, ma che per gli alti costi organizzativi quest’anno è in forse.
Non si è parlato di festa del Torrone, evento clou dal punto di vista turistico ed economico cittadino, per la quale il Comune si accinge a preparare il bando. L’argomento aveva creato nei mesi scorsi una lacerazione dei rapporti tra Confesercenti ed ente locale.
Dal tavolo è emerso anche il sostanziale flop delle iniziative finora intraprese per risolvere l’annoso problema delle vetrine vuote. In un prossimo incontro pertanto, verrà presentata l’esperienza di ‘Brescia Open’, portata avanti da un gruppo di operatori del terziario bresciani riuniti in Consorzio, allo scopo di arginare il degrado delle vetrine che si ripercuote sul tessuto urbano portando alla desertificazione. Il progetto, che si è avvalso dei contributi di Comune e Confesercenti, ha consentito tramite accordi tra commercianti e proprietari di negozi sfitti, di utilizzare con varie formule questi locali, suscitando un effetto di emulazione anche tra i proprietari di vetrine non aderenti al Consorzio. In una prima fase si sono utilizzate le vetrine per esposizioni di opere artistiche (1 mese, a rotazione), con spese per l’illuminazione a carico del Consorzio e nessun affitto da pagare; una seconda fase ha previsto installazioni temporanee a fini commerciali, con illuminazione a carico del locatario e affitto da definire di volta in volta. Ad essa sono seguite varie formule di utilizzo dei locali che pare abbiano portato ad una consistente diminuzione delle vetrine vuote.
g.biagi