Lettere

La ricetta del Professore
per la città: più tasse
e più burocrazia

da Federico Fasani (Ncd)

Più tasse e più burocrazia, ecco la ricetta del Professore e dell’Assessoressa Manfredini.
Una soluzione che viene da lontano, in piena continuità con i governi sinistri che hanno sempre imperversato a Cremona. Ma oggi ci sono delle novità. Si tratta di complicazioni costose ed incomprensibili per gli utilizzatori di un centro storico che sta morendo, in una città che langue e si impoverisce. L’ennesimo errore? No, questa volta il piano è deliberato.

In commissione è stato spiegato con chiarezza che l’obiettivo è complicare e rendere più costoso il passaggio dei mezzi in città per contrastarne la presenza. Il problema è che le nuove misure di contrasto colpiscono i residenti e chi lavorando deve passare in città con i mezzi aziendali o deve consegnare merce. L’ossessione ideologica per le automobili diventa quindi un comodo vettore per mettere le mani nelle tasche dei Cittadini e dei Lavoratori ma senza dare alcun servizio aggiuntivo. Non bastavano gli aumenti sulla spazzatura per fare cassetto e ottenere un servizio, tra l’altro, peggiore?

Oggi si aggiunge una fastidiosa pletora di nuovi adempimenti, procedimenti e richieste, i simboli dell’ingerenza dell’amministrazione nella vita delle persone. Un fatto che ci rende sempre meno liberi e sempre più schiavi della richiesta del “permesso” di potere vivere liberamente nella nostra città, come se i Cittadini fossero un interferenza nel processo di creazione della città incantata, popolata da righe blu, baldacchini traballanti e letterone di polistirolo.

E mentre Cremona conquista il record regionale dei negozi sfitti con ben 174 vetrine spente, le strade si riempiono di sacchi dell’immondizia, ultima tragica “istallazione urbana” di chi doveva fare nuova la città.

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