Auto in centro, stretta sui permessi provvisori: troppi gli 8200 in circolazione
Troppi e con molti abusi 8200 permessi di transito e sosta 'provvisori' in circolazione in centro storico, utilizzati da varie categorie lavorative. In arrivo una stretta sui rilasci e costi più alti.
8200 permessi ‘provvisori’ (validi da pochi giorni fino al massimo di un mese) sono in dotazione ad artigiani, commercianti per carico e scarico, professionisti, pulman turistici – in pratica tutte le categorie che attraversano il centro storico per lavoro – e che con soli 4 euro al mese, consentono di circolare e parcheggiare liberamente nelle strisce blu della ztl. Secondo i tecnici della Mobilità del Comune, il sistema dei permessi provvisori è stato utilizzato in molti casi, per anni (dal 2012) come escamotage che ha consentito di evitare di richiedere il permesso definitivo per l’accesso in centro, molto più costoso, tra i 100 e i 120 euro l’anno. Contro i 48 euro del permesso richiesto di mese in mese. Il Comune vuole dire basta a questa situazione che ha portato a molti abusi. Per farlo, e per continuare a rilasciarli a chi davvero necessita di permessi di pochi giorni, il loro costo sarà portato a una cifra che oscilla tra i 5 e i 15 euro per permesso. Sarà la giunta, dopo l’approvazione della fascia di oscillazione da parte del Consiglio comunale, a decidere l’aumento tariffario ed eventualmente ad adottare nuovi criteri per il rilascio. Ad esempio, la validità del permesso provvisorio potrebbe non essere più ad un massimo di 30 giorni, ma di pochi giorni soltanto. La commissione Bilancio del 3 febbraio convocata da Roberto Poli ha discusso soprattutto di questo, oltre che delle nuove tariffe per residenti, ferme da 12 anni e destinate ad aumentare.
Il tema dei provvisori ha suscitato le critiche di Federico Fasani (Ncd): “Come al solito volete fare i maestri – ha detto rivolto all’assessore alla Mobilità Alessia Manfredini che aveva illustrato le novità – volete modellare la città secondo quello che voi, ideologicamente, ritenete giusto e non invece venire incontro alle esigenze, in questo caso dei lavoratori, che a fatica stanno attraversando un periodo storico difficilissimo. Questo aumento rappresenta una nuova imposta sul lavoro, che andrà a penalizzare i già pochi utilizzatori di questa città. Li trattate come soggetti pericolosi, stappate bottiglie di champagne quanto più riuscite a tener lontano le persone dal centro. In questo modo desertificate la città. Io al contrario questi permessi li renderei gratuiti”.
Un intervento che ha suscitato la reazione di vari esponenti di maggioranza. “Perchè non li avete resi gratuiti voi quando eravate al governo della città? Voi avete al contrario deliberato gli aumenti tariffari negli stalli blu portandoli da 1,30 a 1,70 l’ora”, ha detto Manfredini. “Questi sono i primi aumenti che vengono apportati da 12 anni a questa parte e nessun altro tipo di permesso viene reso più oneroso. Nessuno qui vuole bastonare chi viene a Cremona, ma mi pare che per un pullman turistico che si ferma in una zona di pregio della città per scaricare i turisti, 4 euro siano effettivamente pochi”.
“La gente passeggia piu volentieri in un centro città senza auto, quasi fosse in un centro commerciale”, ha aggiunto Filippo Bonali, Sinistra per Cremona. “La nostra è una visione diversa della città. Forse la politica negli anni anni passati, avrebbe dovuto ritoccare poco per volta le tariffe, anche a rischio di essere un po’ impopolare, perchè poi si arriva ad un punto in cui bisogna farlo per forza”.
Critico invece, Alessio Zanardi (Misto), sul fatto che i costi dei permessi definitivi penalizzino i medici (120 euro, invece dei 100 di altre categorie): “Il lavoro del medico è socialmente più utile di quello del commerciante? Secondo me sì e lo dico da commerciante”. Fatto sta che queste tariffe sono state regolate da un accordo del 2012 e oggi non vengono toccate. Respinte anche le richieste di introdurre il permesso a tempo (gratuito, come quello dei consiglieri comunali e degli altri enti istituzionali) anche per i medici e di inserire la gratuità anche per le auto Euro6 equiparandole alle ibride, elettriche e metano.
PERMESSI RESIDENTI – “L’aumento è del 900%”, ha detto Fasani, attaccando la proposta di nuove tariffe per residenti che vanno a cancellare il ticket giornaliero di 0,50 euro. Con le nuove regole per i residenti, parcheggiare nelle strisce blu costerà da 0,50 a 0,70 euro all’ora, comunque molto meno di chi residente non è (1,70) e fermo restando che le strisce gialle restano riservate a loro e rimangono gratuite. Anzi, saranno aggiunti 130 stalli in risposta ai disagi lamentati da diversi residenti di AreaC, quella più esterna al nucleo storico che con la riforma faticano a trovare posto sotto casa: saranno ricavati in viale Trento Trieste, via Bissolati, via Magenta, via Garibotti e via Antica Porta Tintoria.
IL RISANAMENTO DEL DEBITO AEM PASSA ANCHE DAL RINCARO DELLE TARIFFE SOSTA
Dunque i rincari ci saranno, ma nell’ottica dell’amministrazione rientrano in un coerente disegno che punta a rendere più fruibile la città grazie alla mobilità lenta, a beneficio anche delle attività commerciali (e finora non risultano lamentele da parte delle categorie commerciali). Un piano che, dichiara l’assessore Manfredini, risponde anche ad una stringente necessità di far rientrare i debiti di Aem: “Non nascondo – ha detto sul finale di commissione – che la scelta di intervenire sugli stalli gestiti da Aem nasce anche da come abbiamo trovato i conti della società. La sosta è un servizio utile anche per risanare quel debito”. Impressionante la differenza di ricavi di Saba (il gestore privato del Marconi e di altri 380 parcheggi a raso tutti ad alta rotazione) rispetto ad Aem: uno stallo ‘rende’ al privato circa 1600 euro l’anno; ad Aem la metà, per effetto delle forti agevolazioni createsi negli anni a favore dei residenti.
L’abbonamento mensile passa a un costo che oscillerà da 30 euro a 35 euro (anche in questo caso spetta alla Giunta definire il quantum) e l’abbonamento annuale da 300 a 350 euro. Per la prima volta, vengono previste agevolazioni dal 20% al 30% per i residenti che hanno un ISEE basso (ancora da quantificare la soglia, probabilmente sarà attorno ai 10mila euro) e per quelli che possiedono un veicolo a ridotto impatto ambientale.
Obiezioni sono arrivate anche dal consigliere Renato Fiamma (Gruppo Misto – Pd): “Mi pare che ci sarà una netta sproporzione tra i 35 euro mensili e i 0,70 all’ora”. “Infatti – ha replicato manfredini – noi vogliamo incentivare gli abbonamenti, ed anzi quello annuale è il più conveniente, presupponendo che se una persona è residente in centro, sia interessato a stazionare senza limiti orari. Ricordo che con l’abbonamento mensile il costo giornalieri si riduce a 1 euro. E poi comunque ci sono sempre gli stalli gialli gratuiti”.
g.biagi