Cronaca

Insulti e minacce al don e aggressione ai poliziotti: patteggia e va ai domiciliari

Ha patteggiato un anno e quattro mesi, Aziz Sarfal, 37 anni, il marocchino che il pomeriggio di lunedì 25 gennaio si era scatenato all’oratorio di Borgo Loreto, minacciando il parroco e malmenando tre poliziotti. E' ai domiciliari.

Nella foto, da sinistra l'arrestato tra gli agenti della penitenziaria, mentre a destra l'avvocato Andrea Guizzardi

di Sara Pizzorni

Ha patteggiato un anno e quattro mesi, Aziz Sarfal, 37 anni, il marocchino che il pomeriggio di lunedì 25 gennaio si era scatenato all’oratorio di Borgo Loreto, minacciando il parroco e malmenando tre poliziotti. Questa mattina l’uomo, accusato di resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, è comparso davanti al giudice Francesco Sora che gli ha concesso la misura più lieve degli arresti domiciliari. Un amico del 37enne si è infatti reso disponibile ad ospitarlo nella sua abitazione di via Bissolati. Il marocchino era difeso dall’avvocato Andrea Guizzardi. Lunedì 25 gennaio Aziz Sarfal, richiedente asilo, alle spalle ha vari precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, si era presentato in oratorio per chiedere denaro a don Giuseppe Ghisolfi. Al diniego del parroco, che già nei giorni precedenti gli aveva dato del denaro, lo straniero ha cominciato a minacciarlo e ad ingiuriarlo. Alla scena ha assistito un ispettore della squadra mobile fuori servizio che si trovava in oratorio per motivi personali. Quando il poliziotto è intervenuto, il marocchino se l’è presa anche con lui, ingiuriandolo e minacciandolo. L’ispettore è riuscito a condurre l’uomo all’esterno dell’oratorio, ma in quel momento si è avvicinato un connazionale del 37enne che gli ha dato man forte. A quel punto il poliziotto ha chiamato i rinforzi, voltando le spalle al cancello. E’ stato allora che il 37enne lo ha preso per i capelli, sbattendogli la testa contro la cancellata. Anche i due agenti di pattuglia successivamente intervenuti sono stati aggrediti con calci e pugni da parte di Aziz, che poi è stato bloccato e ammanettato. Il suo connazionale, invece, è stato denunciato per minacce aggravate. Per i tre agenti di polizia sono state necessarie le cure  dei medici del pronto soccorso. Per tutti, sette giorni di prognosi. Durante l’udienza di convalida del giorno successivo sempre davanti al giudice Francesco Sora, il marocchino aveva negato di aver alzato le mani contro i poliziotti. Il suo legale aveva chiesto i termini a difesa, facendo slittare l’udienza ad oggi, e nel frattempo l’uomo è rimasto in carcere per scongiurare il concreto pericolo di reiterazione del reato. Oggi il patteggiamento e la nuova misura dei domiciliari.

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