Cronaca

Legalità, cittadinanza e bullismo: per i ragazzi incontro con la polizia

Nella giornata di venerdì nell’aula Magna dell’IIS Ghisleri si è tenuto il secondo incontro legato alla campagna di informazione e prevenzione progettata dalla Questura di Cremona in collaborazione con l’UST di Cremona, sui temi del bullismo, cyberbullismo, educazione stradale, legalità e cittadinanza, uso e abuso di sostanza psicotrope e gioco d’azzardo. Il tema della mattinata era “Legalità e cittadinanza” e il discorso è stato introdotto dal preside Mariano Gamba, che ha presentato il commissario capo della questura di Cremona Vincenzo Scognamiglio e il professor Gianpaolo Pedrini, in rappresentanza dell’UST di Cremona. L’incontro è stato proposto, come il precedente, ai ragazzi del biennio, pertanto articolato in due momenti della stessa mattinata per permettere a tutte le classi di seguire l’intervento.

IncontroL’appuntamento si è aperto con un video legato al tema dell’onestà nello sport, per introdurre il discorso sulla legalità, termine del quale il commissario capo Scognamiglio ha dato una definizione, da cui partire per riflettere insieme: la legalità va intesa come il rispetto delle leggi scritte e non scritte e rispettare le regole significa rispettare le altre persone; nella consapevolezza che i miei diritti e la mia libertà finiscono nell’incontro dell’altro, anch’egli portatore di diritti e di libertà. E’ stata sottolineata poi la stretta relazione tra i concetti di “legalità” e di “cittadinanza”, parlando dell’importanza di costruire, grazie al contributo delle due istituzioni educative fondamentali, la famiglia e la scuola, una cultura della legalità; all’interno della quale c’è spazio anche per quelle regole che derivano semplicemente dal buon senso.

L’esponente della Questura ha aiutato i ragazzi a capire che il senso della cittadinanza si esprime a partire dal rifiuto dell’indifferenza, pertanto non si può essere solo spettatori passivi della realtà che ci circonda. In quanto cittadini, siamo tenuti al rispetto delle leggi, ma prioritariamente abbiamo degli obblighi morali e ciascuno di noi quotidianamente si confronta con la sua moralità. Il discorso si è poi concentrato sul tema del bullismo, definito dal commissario capo Scognamiglio e dal professor Pedrini come una forma di prevaricazione, discriminazione e accanimento; resa ancora più grave dal fatto che, a causa dell’uso distorto delle nuove tecnologie, la vittima viene mostrata a tutto il mondo. Gli alunni pertanto sono stati invitati a riflettere sulle conseguenze psicologiche delle vittime di bullismo, anche grazie all’uso di un video che ha raccontato una storia occante.

Scognamiglio e Pedrini hanno esortato i ragazzi a non restare indifferenti e a denunciare gli episodi di bullismo dei quali sono a conoscenza, non tanto alle forze dell’ordine, ma ai genitori e agli insegnanti per parlarne insieme, contrastare i fenomeno e soprattutto dare sostegno alle vittime, spesso isolate. Si è lavorato molto su questo aspetto, sottolineando l’importanza di includere tutti quei coetanei che vengono isolati, o che per una carattere timido si isolano da soli; evidenziando quanto il disagio psicologico di chi è vittima di bullismo si accresca per la mancanza di amici. E’ stato quindi sottolineato il dovere per ciascun cittadino di operare in prima persona per migliorare la società di cui fa parte.

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