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Clamoroso, final four: la Pomì, già in semifinale, ora vuole la Champions

Si sono tenuti in Lussemburgo i sorteggi per i playoff a 12 di Champions League. Ma la dirigenza rosa ha stupito tutti: la final four si giocherà infatti al PalaRadi di Cremona. Anche la Cev ha confermato poco dopo mezzogiorno.

E pensare che noi giornalisti ce ne stavamo ancora qui a pensare incastri, a valutare abbinamenti, a scegliere ipoteticamente l’avversaria più comoda per costruirsi una strada verso la final four. Invece no, non sarebbe comunque servito a nulla, perché la Pomì Casalmaggiore, che ormai ha abituato a stupire, ha deciso di non porre più nemmeno limiti al fattore sorpresa.

Cremona sarà il centro dell’Europa il 9 e 10 aprile e lo sarà grazie alla società rosa, che si prende la briga, l’onere e l’onore di organizzare le final four di Champions League. C’è chi dice che il club di Massimo Boselli Botturi, principale artefice della pazza idea, sia stato bravo ad inserirsi nel buco lasciato aperto da Civitanova, team maschile che ha rinunciato ad ospitare l’evento. E c’è da dire che in Italia un evento del genere era assente da un po’.

Ora i conti tornano e Cremona, col suo PalaRadi, diviene ancora più grande. I dirigenti non hanno risposto al telefono per diversi minuti, dopo che gli stessi cellulari sono divenuti bollenti per la linea diretta con il Lussemburgo, dove in mattinata è stata presa la decisione: non l’Eczacibasi Istanbul, che Caprara aveva già “smarcato” dall’impegno nelle dichiarazioni del dopogara, non Zurigo, considerata sede appetibile anche per il difficile momento della politica estera, non Kazan, casa della Dinamo, candidatura emersa nelle ultime ore. No, tocca alla piccola Cremona.

“E’ tutto vero, potete scriverlo – spiega Luciano Toscani, dirigente Pomì per la Cev, il primo a rispondere al telefono – . Sarà uno sforzo enorme, ma abbiamo imparato bene l’inglese, abbiamo imparata in questi mesi di Champions a fare tante cose, e impareremo pure a organizzare una final four”.
Massimo Boselli Botturi ha demandato ad un messaggio WhatsApp rivolto ai suoi collaboratori più stretti, e poi in seconda battuta alla stampa, il lieto annuncio. “Cari dirigenti – ha scritto il presidente rosa – so di chiedervi ancora molto, ma allo stesso tempo spero di darvi una grande – ennesima – emozione: organizzeremo a Cremona il 9 e 10 aprile la Final Four di Campions League”.

Dopo la conferma del sito ufficiale Pomì delle ore 11.22 di giovedì, è giunto pure l’ok della Cev, che prima ha ufficializzato la Tauron Arena Cracovia come sede della final four maschile e poi, appunto, il PalaRadi di Cremona, per la Champions femminile attorno alle 12.06. Una notizia talmente clamorosa da non essere subito stata “digerita”: molti hanno gridato alla bufala, qualcuno si è fatto una risata, invece era tutto vero.

Va da sé che, per il regolamento Cev, la Pomì Casalmaggiore entra dunque in semifinale, con la certezza che, se Piacenza riuscirà a superare i suoi due turni (playoff a 12 e playoff a 6), si terrà un epico derby del Po in semifinale europea. Guai ad andare troppo in là: la grande notizia è già arrivata e forse la portata della stessa verrà compresa soltanto tra qualche giorno, settimana o mese. Cremona, alla quale già sembrava tanto ospitare una Supercoppa Italiana, si ritrova cuore pulsante dell’Europa che conta del volley.

Per la cronaca, questi sono gli abbinamenti dei playoff a 12: Eczacibasi-VakifBank, Lokomotiv Baku-Zurigo, Chemik Police-Fenerbahce, Sopot-Piacenza, Ekaterinburg-Dinamo Kazan, Dresda-Dinamo Mosca. Sorteggio che, proponendo un derby che somiglia ad una finale (quello turco) e un altro tra team russi, smentisce in parte quanto si pensava alla vigilia. Va detto però che questo passaggio, che doveva catalizzare l’attenzione di Casalmaggiore e Cremona sportiva nella mattinata di giovedì, è divenuto dalle ore 11 in avanti solo un corollario.

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Giovanni Gardani

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