Prevenzione oncologica, focus su tumori del sangue
Anche oggi è stato molto partecipato l’appuntamento quotidiano con la Settimana della Prevenzione Oncologica, che aveva come focus i tumori del sangue (leucemie, linfomi, mielomi e malattie del midollo osseo) e quelli della pelle (melanomi e carcinomi). Durante l’incontro in aula magna gli ematologi Francesco Lanza, Pierangelo Spedini, Simona Belletti, Monica Tajana, i dermatologi Gioachino Caresana, Enrico Pezzarossa, gli oncologi Matteo Brighenti, Federica Negri ed il patologo Marco Ungari hanno trasmesso molto informazioni utili. Tra i partecipanti alla sessione educazionale ancora numerosi giovani, tra cui gli studenti dell’Istituto Socio-Sanitario Einaudi di Cremona e gli studenti del Liceo Scientifico Torriani di Cremona.
Per la pelle è stato smantellato un pregiudizio diffuso: l’esposizione al sole con dovuta cautela non è da demonizzare. Da ottobre a marzo via libera al sole, fondamentale per il nostro organismo per acquisire una buona dose di vitamina D. Attenzione invece alle scottature che rappresentano il vero pericolo per la pelle. In questi tumori la diagnosi precoce gioca a favore dei pazienti. Quindi, come riconoscerli da subito? Una mappatura dei nei una volta all’anno è indicata per persone sopra i 40 anni, con fototipo chiaro, e familiarità. Rivolgersi sempre al dermatologo quando si notano cambiamenti nella gradazione del neo, modifiche di bordo e dimensione.
Per quanto riguarda i tumori del sangue non esiste una vera e propria prevenzione primaria, ma si consiglia di tenere sotto controllo il peso, non fumare, indossare dispositivi di protezione per lavoratori a rischio (ovvero che maneggiano asbesto, petrolio, derivati, vernici). In questi tumori, come in tutti gli altri, vale la regola per cui tanto più precoce è la diagnosi tanto più favorevole può essere la prognosi.
Allora quale può essere un campanello d’allarme? Un incremento dei globuli bianchi neutrofili nel sangue, non attribuibile ad altre cause (fumo, obesità), ed un aumento delle piastrine nell’emocromo, non riconducibile ad altre ragioni come infiammazioni o anemia sideropenica. E’importante quindi valutare tali segnali nel contesto clinico specifico, dal momento che le variazioni dell’emocromo possono avere più cause. Anche in caso di ingrossamento dei linfonodi (linfoadenomegalie) è bene informare il medico circa infezioni precedenti, stile di vita, viaggi all’estero e provenienza da altri continenti per un inquadramento quanto più preciso della patologia.
La fiducia in cure ancor più efficaci è riposta, per i tumori del sangue, nelle innovazioni della immunoterapia e, per quelli che riguardano la pelle, nella terapia a bersaglio molecolare. In particolare quest’ultima pare essere la promessa futura per vincere con più successo il melanoma metastatico.
Domani, sabato 23 gennaio 2016 l’evento conclusivo aperto a tutti presso l’auditorium della camera di commercio di Cremona, dal titolo: Restiamo sani. La prevenzione primaria dei tumori. L’iniziativa è organizzata in partnership dall’Asst di Cremona e dalle associazioni Medea, Lilt, Arco, Ailar, Iart, Aiom con la collaborazione ed il patrocini di Comune di Cremona, Ordine dei Medici, Titolari Farmacia Cremona, Centro Tutela diritti del malato e Gruppo oncologico italiano di ricerca clinica.