Cronaca

Rapina area di servizio e accoltella alla gola il gestore: arrestato algerino 33enne

Aveva rapinato il gestore di un'area di servizio colpendolo alla gola con un coltello, il giorno di Santo Stefano. Ora, dopo un'indagine lampo, il malvivente è stato preso, ed è finito in manette: si tratta di Karim Bouraoui, 33 anni, di nazionalità algerina ma residente da tanti anni a Cremona. GUARDA IL VIDEO DELLA RAPINA

di Laura Bosio

AGGIORNAMENTO – Aveva rapinato il gestore di un’area di servizio colpendolo alla gola con un coltello, il giorno di Santo Stefano. Ora, dopo un’indagine lampo, il malvivente è stato preso, ed è finito in manette: si tratta di Karim Bouraoui, 33 anni, di nazionalità algerina ma residente da tanti anni a Cremona, nel quartiere Cambonino. Il suo arresto è arrivato dopo un’indagine della polizia stradale di Cremona, che ha coinvolto anche la questura, e dei carabinieri, e con la collaborazione della polizia francese, in quanto l’uomo è stato trovato proprio in Francia.

La vicenda, come detto, risale al 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Quella mattina il 33enne, insieme ad un complice, aveva rapinato un indiano e alcuni suoi amici, portandogli via anche l’auto. Poi i due si erano separati e Bouraoui nel pomeriggio si era recato presso l’area di servizio Nure Sud (direzione Brescia), dove aveva prima fatto carburante, poi, entrando nell’ufficio, aveva fatto il gesto di apprestarsi a pagare con una poste pay. Approfittando però di un momento di distrazione del negoziante, lo aveva aggredito, colpendolo alla gola con un coltello. Lo aveva poi rinchiuso in uno stanzino del negozio ed era fuggito con i 1.900 euro dell’incasso. Il ferito era poi riuscito in qualche modo ad aprire la porta dello stanzino e ad avvertire gli uomini della Polizia Stradale di Cremona, che erano intervenuti sul posto. L’uomo era stato poi sottoposto alle cure dei medici, che gli hanno riscontrato lesioni guaribili in 15 giorni. Ma sarebbe potuta andare molto peggio, considerando che la ferita era proprio vicina alla giugulare.

Gli agenti hanno poi raccolto la testimonianza del benzinaio rapinato e la descrizione del suo aggressore. “Il contemporaneo certosino lavoro investigativo, con analisi di tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza e l’attenta comparazione delle diverse inquadrature, e lo scambio di informazioni investigative con la locale Squadra Mobile della Questura di Cremona, hanno consentito agli inquirenti della Squadra di Polizia Giudiziaria di individuare con un’indagine lampo, l’autore del reato nel pregiudicato algerino residente a Cremona e già molto noto per i suoi numerosi precedenti e per i suoi atteggiamenti violenti” ha spiegato Federica Deledda, comandante della Polstrada di Cremona.

L’uomo, che era già da tempo sotto la lente della Questura e che aveva ricevuto dallo stesso questore un avviso orale in merito alla sua condotta, era stato dapprima cercato sul territorio cremonese, con la collaborazione degli agenti della Squadra Mobile di Cremona. “Una volta compreso che non si trovava sul territorio ma che si era dato alla macchia, abbiamo dovuto passare al setaccio le numerose utenze telefoniche ad egli intestate e monitorare attentamente tutti i contatti tra il rapinatore e i suoi parenti ed amici. Non è stato quindi facile scoprire che la sua fuga era terminata oltre confine e precisamente a Nizza, città dove in passato aveva vissuto”.

Di qui i contatti con la polizia francese che grazie alle segnalazioni appositamente inserite nella banca dati Schengen che mette in comunicazione le forze di polizia di tutti i Paesi Europei, è riuscita a rintracciare il fuggitivo presso la stazione di Nizza, il 15 di gennaio. Nel frattempo la polizia cremonese aveva ottenuto il mandato di cattura dal pubblico ministero della Procura di Piacenza, Emilio Pisante. “Attraverso l’ intermediazione della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, i poliziotti francesi ed i colleghi della Polizia Stradale di Cremona hanno potuto effettuare il passaggio di consegna dell’ algerino che è stato immediatamente portato in carcere ad Imperia con l’accusa di rapina aggravata e di intercettazione (in quanto la poste pay utilizzata all’area di servizio era stata presa la mattina a uno degli indiani rapinati).

“Sono molto contenta non solo perché siamo riusciti a prenderlo in tempi così brevi ma anche per la grande collaborazione che si è instaurata tra le varie forze di polizia e per il grande lavoro fatto dai nostri operatori” conclude Deledda.

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