Prevenzione oncologica: Cremona triste primato per tumore al polmone
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E’ ufficialmente iniziata oggi, lunedì 18 gennaio 2016, presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cremona, la prima edizione della settimana dedicata alla prevenzione oncologica. Sotto la lente di ingrandimento i tumori del polmone, della pleura, della tiroide, i sarcomi e tumori rari. In platea, oltre a numerosi cittadini, anche alcuni studenti delle scuole superiori cremonesi, hanno seguito gli interventi degli specialisti che si sono susseguiti sul palco nelle prime due ore della giornata.
La prima giornata è stata ricca di spunti informativi utili e fondamentali per scacciare il pericolo di sviluppare una delle patologie tumorali trattate. Molte anche le richieste di consulenza: già una decina al giorno gli appuntamenti prenotati.
Domani seguirà la giornata dei “Tumori di stomaco, fegato, pancreas, colon retto” con interventi di medici oncologi, gastroenterologi, chirurghi, radiologi e nutrizionisti. L’appuntamento è sempre alle 9 in Aula Magna per conoscere, tra le altre informazioni, che cosa mettere sulle nostre tavole per prevenire i tumori gastrointestinali dall’origine. A seguire i colloqui informativi individuali per i quali è possibile effettuare una prenotazione chiamando i seguenti numeri cell. 370 3222747 – tel 0372405237 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 14).
Durante il convegno della mattina si è diffusamente parlato del tumore al polmone, patologia molto diffusa tanto da posizionarsi al secondo posto tra i tumori più frequenti nell’uomo e al terzo tra quelli più frequenti nella donna. “La città di Cremona vanta poi per questa patologia un triste primato in Italia” fanno sapere gli esperti.
“Tra i fattori di rischio emerge prepotentemente il fumo di tabacco (80% dei casi), gli altri fattori sono da addebitarsi all’esposizione ambientale, ai processi infiammatori cronici e alla familiarità. Quanto più precocemente si effettua la diagnosi tanto più alta è la percentuale di sopravvivenza. Chirurgia, radioterapia e chemioterapia i trattamenti abituali; le nuove terapie, invece, si basano sull’individuazione di target molecolari per agire su particolari alterazioni genetiche (presenti in soggetti non fumatori). In aggiunta a tale terapia, nel prossimo futuro, un nuovo fronte potrebbe essere rappresentato dalla immunoterapia” evidenziano.
Ma nel convegno si è parlato anche di prevenzione: primo passo è smettere di fumare. “Anche una sola sigaretta rappresenta uno stress molto forte per l’apparato cardiovascolare” evidenziano i medici. “Un aiuto è disponibile anche in ospedale, è infatti attivo da anni un ambulatorio dedicato presso la UO di Pneumologia, dove i medici seguono i pazienti affiancando terapie farmacologiche a terapie comportamentali e psicologiche”.
Ma non si è parlato solo di tumore al polmone. Per quanto riguarda il tumore alla pleura, è emerso che si tratta di una patologia molto diffusa in coloro che hanno lavorato e sono stati molto a contatto con l’amianto. “Nonostante ne sia cessata la produzione dal 1992, le caratteristiche fisiche e chimiche di tale materiale determinano un esordio tardivo della patologia, l’insorgenza infatti può avvenire dopo 20/30 anni, ecco perché anche in futuro ci confronteremo con queste patologie” spiegano ancora gli esperti.
Nei tumori alla tiroide, invece, “un fattore predisponente è sicuramente il gozzo (ingrossamento della tiroide e di conseguenza del collo). I fattori di rischio sono rappresentati da radiazioni, carenza di iodio e fattori genetici (quali familiarità). Questo tumore si diagnostica mediante ecografia e scintigrafia. Se vi è un nodulo sospetto un’ulteriore indagine diagnostica può essere rappresentata da un agospirato. I trattamenti chirurgici più adeguati sono la loboctomia e l’asportazione della tiroide. Fondamentale a livello preventivo risulta, dunque, supplementare la dieta con iodio”.
Infine, in merito ai sarcomi e i Gist (tumori stromali gastrointestinali) “si rileva un picco in età pediatrica e dopo i 60 anni. Tra i fattori di rischio principali risulta l’esposizione a fattori ionizzanti. Alcuni tipi di sarcomi sono associati a virus e sono ubiquitari in tutto il tessuto connettivo. Il trattamento è perlopiù chirurgico e attraverso radioterapia e chemioterapia. Il GIST è, invece, un tumore mesenchimale del tratto gastroenterico per il quale rivestono un ruolo importante le terapie molecolari di nuova generazione essendo causati prevalentemente da mutazioni genetiche”.