Cronaca

Aggredito e picchiato a Verona perché gay: undici giorni di prognosi per un cremonese

Convive a Cremona con il suo compagno, ma lavora a Verona, come barista. Tuttavia non aveva idea che nella città che lo ha accolto come lavoratore avrebbe anche trovato una così forte ostilità per i suoi gusti sessuali.

Convive a Cremona con il suo compagno, ma lavora a Verona, come barista. Tuttavia non aveva idea che nella città che lo ha accolto come lavoratore avrebbe anche trovato una così forte ostilità per i suoi gusti sessuali. Nè che durante la notte di Capodanno sarebbe stato aggredito per quel motivo, mentre si scambiava effusioni con il compagno.

“Avevo finito di lavorare alle 21 e quindi avevamo deciso di trascorrere l’ultimo dell’anno a Verona” racconta il giovane, P.L. le iniziali. “Così siamo andati al ristorante e abbiamo festeggiato il Capodanno. I problemi sono sorti quando ci siamo recati ad acquistare le sigarette al distributore automatico del tabaccaio che si trova nei pressi dell’hotel Verona”. Mentre aspettavano l’erogazione delle sigarette i due si sono baciati, come una qualsiasi coppia. Ed è stato lì che si sono resi conto di non essere soli. Prima sono arrivati gli insulti, da parte di un gruppo di ragazzi che stazionavano lì vicino. “In un primo momento abbiamo pensato fosse uno scherzo da parte di qualcuno che conoscevamo. Poi però ci siamo accorti di non conoscere affatto i tipi in questione”. Nel frattempo il gruppo, composto da sei o sette ragazzi, si è avvicinato. “Tra loro c’era un ragazzo alto almeno 1,90 – ha raccontato la vittima – Questi ha iniziato a colpirmi con dei pugni in faccia, mentre da dietro un altro mi ha colpito nel ginocchio. Io naturalmente ho cercato di difendermi per un po’. Finché poi il mio compagno non mi ha portato via”.

Dopo l’aggressione i due sono tornati in hotel e successivamente hanno avvisato i carabinieri che li hanno ascoltati e sono andati all’hotel Verona per farsi dare le immagini dell’aggressione, riprese dalle telecamere. Quelli dell’hotel, nel frattempo, avendo visto da dentro quanto stava accadendo, avevano avvisato la polizia e avevano anche già preparato i filmati da visionare. La vittima si è poi recata al pronto soccorso, dove gli sono stati dati undici giorni di prognosi.

“All’inizio non volevo fare denuncia. Poi però ci ho pensato e mi sono reso conto di quanto era davvero accaduto” si sfoga il ragazzo. “Sono gay dichiarato e non ho mai avuto alcun problema in questo senso. E’ la prima volta che mi succede una cosa simile e credo sia giusto denunciarla, soprattutto in un momento come questo, in cui a livello nazionale si sta dibattendo sui diritti delle coppie gay. Non è giusto che ci sia qualcuno che si sente in diritto di mettermi le mani addosso per le mie preferenze sentimentali. Avevo e ho addosso una grande rabbia”. Come se non bastasse, la situazione del ginocchio sembra non migliorare, tanto che il giovane dovrà fare delle analisi approfondite, per verificare l’eventuale presenza di lesioni a tendini o legamenti.

La cosa è stata denunciata anche all’Arcigay di Verona, che si sta occupando personalmente della questione e che si dice pronta a costituirsi parte civile in un eventuale processo.

Laura Bosio

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