Meeting sotto il Torrazzo per i sindaci della Lombardia est Prove di Area Vasta?
Terzo incontro tra Galimberti, Gori, Del Bono e Palazzi. Si parlerà di progetti comuni già avviati come la European Region of Gastronomy, ma curiosamente il raggruppamento dei quattro capoluoghi della Lombardia orientale prefigura una delle ipotesi regionali per la nuova Area Vasta.
Si rafforza l’asse dei sindaci del nord est lombardo, con il terzo incontro nel giro di pochi mesi tra i primi cittadini di Cremona, Mantova, Brescia e Bergamo. Luogo dell’incontro sarà stavolta Cremona, con visita al museo del Violino alle 17 e successivamente meeting a palazzo comunale. Lo scopo, come si legge in un comunicato stampa che annuncia l’incontro, sono “progetti e alleanze territoriali, a partire dall’European Region of Gastronomy 2017, titolo prestigioso che Cremona, Bergamo, Brescia e Mantova hanno vinto insieme e sul quale le rispettive amministrazioni sono fortemente impegnate. Terminata la riunione, i sindaci si sposteranno al Museo Archeologico per visitare la parte archeologica della mostra ‘1937 La Vittoria Alata e le celebrazioni Stradivariane’. ‘Cremona conferma la capacità di costruire relazioni con altre città. La nostra città per diversi aspetti è unica al mondo, ma insieme ad altri territori, può essere ancora più forte’, il commento del Sindaco Galimberti. I sindaci chiamati a raccolta sono, oltre a Galimberti, Giorgio Gori di Bergamo, Emilio Del Bono di Brescia e Mattia Palazzi di Mantova.
Ma c’è anche un altro fronte sul quale i quattro capoluoghi potrebbero presto trovarsi a collaborare, quello del nuovo disegno delle autonomie territoriali derivanti dall’individuazione delle nuove ‘aree vaste’ al posto delle Province. Il 2016 sarà l’anno decisivo con l’approvazione (prevista in autunno) della legge di riforma istituzionale che cancellerà le Province. Sono le Regioni che devono disegnare le nuove ripartizioni territoriali al proprio interno e una delle ipotesi su cui sta ragionando Maroni è proprio quella di una aggregazione della Lombardia Orientale che raggruppi Cremona, Mantova, Brescia e Bergamo. Un’altra ipotesi è quella di una suddivisione della regione per fasce orizzontali e in questo caso Cremona sarebbe appaiata alle province del sud, con Mantova, Pavia e Lodi. Il presidente della Provincia Carlo Vezzini si è già espresso mostrando non troppi entusiasmi per la maxi aggregazione (che invece piace molto al presidente della provincia di Brescia), prospettando invece una soluzione – ponte con la sola Mantova con cui molti accorpamenti sono già avvenuti, a cominciare dalla sanità. Vezzini però scadrà tra pochi mesi dal suo mandato in Provincia, in contemporanea con la fine dell’esperienza a sindaco di Sesto, dove a primavera si voterà.