Furti in casa, ondata di incursioni Una telecamera riprende i ladri Carabinieri cercano due uomini
di Michele Ferro
Ondata di incursioni di ladri alle porte di Cremona per l’Epifania. La zona colpita, stavolta, è principalmente quella subito a nord del capoluogo, a differenza di quanto accaduto le scorse settimane (vedi link in basso). I carabinieri, impegnati in numerosi pattugliamenti in occasione delle feste per contrastare per quanto possibile il fenomeno, hanno avviato le indagini. In un caso una telecamera è riuscita a riprendere in modo piuttosto chiaro due predoni. I militari dell’Arma sono al lavoro per individuarli. L’occhio elettronico ha ripreso i due nel giardino di una casa di San Predengo, dove alle 19,20 del 5 gennaio il colpo non è andato a segno perché i malviventi non sono riusciti a entrare all’interno dell’abitazione. Nella stessa zona, poche decine di minuti prima, è invece andato in porto un furto ai danni di un’altra abitazione, e almeno altre due case, nelle stesse ore, sono state visitate dai ladri nella fascia territoriale a ridosso di Cremona. In tutti questi casi potrebbe esserci la stessa firma.
A San Predengo la vittima del tentato furto è Matteo Tedoldi, imprentore 43enne e presidente dell’associazione Arco, attiva nella raccolta fondi per la ricerca in campo oncologico. I movimenti di due uomini nel giardino della sua abitazione sono stati registrati da un occhio elettronico esterno. E il padrone di casa ha deciso nelle scorse ore di diffondere il video in rete, attraverso Facebook. Nelle riprese si vedono i ladri spostarsi con fare circospetto prima di tentare di forzare un varco per introdursi all’interno. Alla fine hanno desistito e sono fuggiti.
NELLE MANI DEI CARABINIERI UN VIDEO CON QUALITA’ PIU’ ELEVATA DI QUELLO DIFFUSO IN RETE
Stando alle prime tracce raccolte sembra che i due, dopo essersi sporcati passando in un fosso, siano scappati in bicicletta (non è escluso che l’abbiano utilizzata per raggiungere un veicolo in attesa altrove). Al vaglio dei carabinieri il video della telecamera in un formato dalla qualità di dettaglio maggiore rispetto a quello diffuso in rete. Uno degli uomini ha un cappuccio in testa e si nota l’utilizzo di una torcia, sembra non accorgersi della telecamera fino a quando non guarda dritto nell’occhio elettronico. L’altro cerca invece di coprirsi sempre il viso con un oggetto tenuto tra le mani.
m.f.
“Sono dispiaciuto, certe persone arrivano a violare le proprietà altrui senza rispetto delle nostre cose – commenta Tedoldi -. Non mi sento più sicuro. Nell’anno appena trascorso ci sono stati due colpi nella mia azienda, la Sanatec, non lontana da qui. Stavolta hanno provato a casa. Sono abbastanza stufo. Probabilmente volevano rubare la macchina, come in azienda, visto che pare fossero in bici. Io ero al cinema quando è suonato l’allarme. Ora rafforzerò ulteriormente le misure di sicurezza e sfrutterò la possibilità di collegare direttamente l’allarme alla sala dei carabinieri”.