Cronaca

Corso Garibaldi sperimenta il 'permesso di transito a chiamata' per i disabili

La rivoluzione nella mobilità e nella sosta in centro storico arriva anche a toccare il delicatissimo settore dei permessi per disabili.

La rivoluzione nella mobilità e nella sosta in centro storico arriva anche a toccare il delicatissimo settore dei permessi per disabili. Interventi in questo settore sono allo studio da tempo da parte dello staff Mobilità del Comune e il primo, adottato in questi giorni, è già stato polemicamente notato dal consigliere comunale di Forza Italia Carloalberto Ghidotti. Che ha presentato una mozione nella quale si chiede al sindaco di evitare di complicare la vita ai portatori di disabilità “semplificando le modalità di accesso ed evitando inutili trafile e comunicazioni, tese a limitarne la fruibilità ed impedendo una normale vivibilità commerciale e sociale della città”.

Ma qual è il problema? “Succede a Cremona – scrive Ghidotti – che terminata la sistemazione del Corso Garibaldi, dapprima con lo spurgo delle Onde Blu e successivamente con la bonifica delle Isole di plastica per suonatori, si metta mano alla circolazione. Accade allora che il transito per gli autoveicoli di portatori di handicap venga interdetto in maniera scomposta.
Dapprima viene infatti garantito il transito unicamente a quei disabili che risiedono in città e che per tempo hanno comunicato gli estremi del proprio veicolo/contrassegno all’ufficio traffico (così come avviene per transitare nella ZTL cittadina). Poi succede qualcosa di misterioso: il cartello che delimita la zona a traffico limitato sul c.so Garibaldi viene curiosamente modificato con l’applicazione di un adesivo e la circolazione viene interdetta a tutti i portatori di handicap, anche ai cremonesi, salvo comunicazione telefonica al numero verde 800 179 780 per ‘richiesta autorizzazione e registrazione targa per accessi occasionali’. E qui arriva il primo problema: gli Uffici del Comune già conoscono disabili cremonesi, le targhe ed i permessi numerati che gli stessi hanno rilasciato. Quale necessità vi è di comunicarli nuovamente ad ogni passaggio? Per telefono? Così come è stato fatto per c.so Mazzini in corrispondenza della ‘pericolosa strettoia’, un Comune ha la facoltà di limitare il passaggio degli autoveicoli unicamente in particolari situazioni, applicando dell’art. 11 del Regolamento per l’eliminazione delle barriere architettoniche”.

M, si chiede Ghidotti, “quale necessità vi è di limitare il transito a chiamata ai soli portatori di handicap già noti, in una via dove non esistono pericoli di ordine pubblico, militare o di sicurezza e dove – soprattutto – transitano i normali veicoli pubblici (Comune, AEM, residenti, Vigili…)?
Curiosamente, l’ordinanza che stabilisce la limitazione del traffico in c.so Garibaldi, di cui ho domandato copia agli uffici comunali, non fa riferimento a questa nuova “particolare” limitazione.
Qualora però il disabile cremonese o foresto fosse costretto a transitare il c.so Garibaldi, ecco che incapperebbe nel terzo problema: il numero verde 800 179 780 deputato a raccogliere le segnalazioni degli utenti, risulta essere inesistente!
Appare in tutta la sua evidenza la difficoltà che questa Amministrazione sta creando alla circolazione in centro ai portatori di handicap e la inadeguatezza delle scelte politiche intraprese. Ancora in attesa dello stallo per disabili in corrispondenza delle Poste Centrali di via Verdi e di un nuovo parcheggio al teatro Ponchielli – già votati in gennaio in Consiglio Comunale – dopo aver rimosso da l.go Boccaccino due stalli per disabili per lasciare il posto a nuovi parcheggi per le biciclette, ora si complica la vita ai diversamente abili che vogliono accedere al corso Garibaldi”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...