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Pomì, niente titolo d'inverno Vittoria con Club Italia al tie-break, ma è seconda

Le rosa di Barbolini vincono ma regalano un punto alle azzurre nel match di chiusura del girone d’andata e così non riescono a strappare il titolo di campionesse d’inverno, che va a Conegliano.

Foto Sessa (di repertorio)

Club Italia -Pomì: 2-3 (13-25; 25-22; 25-22; 15-25; 13-15)

BUSTO ARSIZIO – E’ la sfida che vale il titolo d’inverno per la Pomì e che decreta pure la griglia di Coppa Italia, nel turno secco dei quarti di finale da disputare sul campo della migliore piazzato il prossimo 17 febbraio alle ore 20.30. Contro il Club Italia, squadra incognita capace di tutto nel bene e nel male, le rosa di Barbolini vincono ma regalano un punto alle azzurre nel match di chiusura del girone d’andata e così non riescono a strappare il titolo di campionesse d’inverno, che va a Conegliano, a parità di punti e di numero di vittorie, per quoziente set. In Coppa Italia la Pomì sfiderà così da seconda in classifica Scandicci, giunta settima, al PalaRadi di Crenona, dunque col fattore campo a favore.

PRIMO SET – La Pomì parte bene con un muro di Gibbemeyer e una schiacciata di Tirozzi che punisce la ricezione imperfetta del Club Italia, squadra del resto conosciuta più per le doti offensive che per le certezze difensive. Ma Casalmaggiore non si ferma e mette, con un paio di muri ben assestati, altri cinque punti per uno 0-8 che sa di cappotto, tanto che il tandem Bonitta-Lucchi per il Club Italia piazzano subito due cambi. A fermare la valanga rosa pensa la bordata di Zanette ma il set sembra già finito prima di cominciare. Barbolini infatti, con Piccinini sempre in panchina, chiede alle sue ragazze di insistere in particolare sul servizio e ottiene la giusta risposta, costringendo il Club Italia, giovane e un po’ ingenuo, a tanti falli. Con l’ace di Tirozzi e 13-4 Pomì, che vola presto sul 21-10 con Zanette unica a salvare l’onore nel team di casa. A chiudere il set sul 25-13 è Stevanovic ben servita da una Lloyd in serata.
SECONDO SET Più equilibrio in avvio di secondo parziale: un miracolo difensivo consente alla Pomì si passare in vantaggio perché Gibbemeyer sfrutta il sacrificio delle compagne con un grande muro: 4-5. E’ comunque un punto a punto con Tirozzi che pesca il muro fuori sul 10-8 azzurro ed evita l’allungo locale. E’ un Club Italia differente, in ogni caso, tanto che Barbolini sfrutta il time out per riordinare le idee, per non lasciare nulla al caso e riprendere una marcia sicura contro Anastasia Guerra, che peraltro è tesserata Pomì, oltre che una delle giocatrici migliori del Club Italia (e, dopo le convocazioni di Bonitta, pure della Nazionale), e compagne. Nelle difficoltà Casalmaggiore ha il merito di non sbroccare e non esaltare così le avversarie, che restano al massimo a +2. Quando però Gibbemeyer sbaglia l’attacco e Zanette attacca ancora una volta di potenza, il Club Italia inizia ad assaporare il set sul 18-14. Kozuch interrompe il turno in battuta di Guerra ma la Pomì non risale e Barbolini mette Matuszkova, Cambi e Piccinini. L’italo-ceca suona la carica con un punto e un muro, però il set è ormai scivolato via: 25-22.
TERZO SET E’ il momento della verità e Casalmaggiore cerca lo sforzo conclusivo di un 2015 magico. L’inizio somiglia molto di più a quello del secondo set, cioè punto a punto senza nessun gap netto. La Pomì, in ogni caso, sbaglia molto, troppo e il Club Italia, meno arrembante, col muro di Guerra allunga 8-6. Anche dalla seconda linea le azzurre sono concrete e nel miglioramento difensivo locale si legge il 12-8. Con Tirozzi però Casalmaggiore finalmente accorcia e sembra tornare in partita, anche se Kozuch manca per troppa foga l’aggancio a quota 13. Il muro del Club Italia sporca tutto e allora Tirozzi lo attacca in modo intelligente, pescando il mani-fuori, marchio di fabbrica, e il sorpasso 15-16 arriva con Piccinini a certificare una Pomì in crescita pure non esponenziale. Purtroppo Lloyd fa e disfa e le azzurre schizzano a +3, un gap che Kozuch ricuce nel momento più duro, acuito da un muro di D’Ordorico su Tirozzi. Casalmaggiore sfodera il muro con Gibbemeyer e aggancia il Club Italia a 21, Barbolini protesta per un fallo in attacco dubbio, Kozuch tiene i nervi saldi e la palla a terra. Tensione massima, la Pomì si gioca il titolo d’inverno dato che Novara sta vincendo facile. Proprio Guerra castiga le rosa con una magia e Casalmaggiore vede le streghe.
QUARTO SET Stevanovic apre il parziale e rilancia in quota la Pomì che parte come in avvio di gara, quando tutto sembrava facile: 1-8 con la serba in stato di esaltazione, soprattutto a muro. Arriva la notizia del successo pieno di Conegliano su Firenze con il team veneto che, a questo punto, è matematicamente campione d’inverno, anche con l’eventuale rimonta e vittoria della Pomì a Busto (in caso di parità di punti e numero di vittorie, Imoco capolista per miglior quoziente set). Sembra quasi che Casalmaggiore ne risenta, in realtà Tirozzi dalla seconda linea tiene a +6 il team di Barbolini. Grazie alla solita Kozuch, che mette tutti i punti più pesanti (e spesso difficili) la Pomì respinge il rientro azzurro. Del resto Tirozzi mette un ace e Stevanovic assieme a Bacchi, rientrata per Piccinini, alza un muro che spazza via le esigue speranze di posta piena del Club Italia. Il tie break sul 12-20 è scritto: lo conquista, alla seconda di dieci palle set, Bacchi.
TIE BREAK La Pomì dà il primo strappo sul 4-2 grazie ad un errore delle azzurre dopo un avvio contraddistinto da ben tre battute sbagliate da ambo le parti. L’ace di Stevanovic in zona di conflitto regala il 3-6 e la Pomì inizia a pensare ad un nuovo successo in volata. Errore di D’Odorico e per la Pomì sembra fatta, anche se un muro di Malinov fa scendere la distanza di sicurezza sul 10-12: sembra un film già visto contro Firenze sabato scorso. E anche il finale è simile perché Tirozzi mette due punti di fila (un ace) e chiude così in crescendo. A mettere la firma sull’ultimo successo del 2015 rosa è ancora Bacchi, dopo un grande brivido, al terzo di quattro match point.

Giovanni Gardani

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