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Lgh: sinistra divisa, Rifondazione a Sel: 'Si sta ignorando l'indirizzo votato in Consiglio comunale'

Consiglio Comunale ignorato per quanto riguarda il matrimonio Lgh - A2a, nonostante il 30 marzo scorso votò l'atto di indirizzo della sinistra sul mantenimento del carattere pubblico della multiutiliy. L'attacco di Celestina Villa (Rifondazione Comunista).

Rifondazione Comunista ritorna sull’argomento Lgh-A2A, tema caldo della settimana che sta iniziando, con la prevista approvazione venerdì 18 dicembre, della delibera comunale di approvazione dell’intesa. Una lettera di Celestina Villa chiarisce la posizione del partito, che insieme a Sel e Comunisti Italiani è rappresentata nel gruppo consigliare Sinistra per Cremona – Energia Civile. Tre partiti che devono fare i conti, per la prima volta da quando è al governo la giunta Galimberti, con il Pd partito maggioritario in coalizione, schierato a favore della multiutiliy unica della Lombardia e dall’altra parte con una base sociale nettamente contraria alle privatizzazioni. Proprio a Sel, e alle frasi del segretario cittadino Lapo Pasquetti (leggi qui) si rivolge l’ex assessore al Bilancio. “Ho letto con interesse ed un po’ di sorpresa – afferma Villa – il quasi completo resoconto dell’incontro di maggioranza tenutosi venerdì sera 11 dicembre e mi permetto di esprimere alcune osservazioni in merito, che spero abbiate la cortesia di pubblicare.
La proposta di Rifondazione (delibera alternativa al matrimonio Lgh-A2a, con ritorno delle quote Lgh direttamente ai Comuni, ndr) –  non è fuori tempo massimo, ma è stata presentata, tramite il consigliere di Sinistra per Cremona -Energia Civile, nel momento in cui il consiglio Comunale di Cremona si apprestava a votare la delibera di razionalizzazione delle aziende partecipate, direttamente ed indirettamente, dallo stesso Comune di Cremona ed è stata recepita ed approvata (votata).
“Pertanto, se il percorso individuato nella delibera  consigliare n.5  del 30 marzo fosse stato avviato subito, ora non si sarebbe fuori tempo massimo.
Siamo fuori tempo massimo perché quell’indirizzo del Consiglio Comunale è stato volutamente ignorato, lasciato lettera morta, per percorrere un’altra strada: quella della vendita delle azioni che AEM  detiene in LGH ad A2A.
E qui mi rivolgo ai consiglieri del Comune di Cremona: in base a quale Vostro mandato specifico AEM, LGH e la Giunta Comunale  il 18 dicembre vi sottopongono  l’offerta di acquisto di A2A?
Quando mai il Consiglio Comunale di Cremona ha dato mandato ad  AEM di studiare e valutare un progetto di vendita delle proprie azioni in LGH, o di considerare altri scenari di evoluzione e trasformazione di LGH, da sottoporre per i necessari indirizzi al Consiglio Comunale, quali la quotazione in borsa, l’ingresso di un Fondo, altro tipo di aggregazione?
E perché si vende proprio ad A2A, senza individuare l’acquirente con gara pubblica, come fatto per la vendita delle azioni di KM?

Definire  la “nostra proposta”, un tempo condivisa anche dalle altre componenti della lista di cui facciamo parte, irrealistica e fuori tempo massimo, serve per giustificare l’ineluttabilità della vendita, vista ormai come una scelta obbligata.
A sostegno di tale tesi si adduce il fatto che dovrebbero mettersi d’accordo tanti Consigli Comunali, vero.
Ma anche per vendere ad A2A, oppure fondersi,  bisogna fare la stessa cosa e quindi si devono esprimere, oltre ai Consigli dei Comuni di Cremona, Crema, Lodi, Pavia e Rovato, anche tutti i 60 consigli dei Comuni di COGEME ( meglio conosciuta come Azienda di Rovato) ed i 40 di SCS (anch’essa meglio conosciuta come Azienda di Crema). Mi risulta che questo non avvenga, perché?
Per questioni di tempo? Perché il 21 dicembre è troppo vicino? Perché i consiglieri dei piccoli Comuni hanno meno diritti di quelli degli altri? Perché la democrazia è una zavorra?
Per quanto riguarda l’affermazione di un esponente di spicco del Pd che ricorda come nel 2006 la maggioranza dopo un vivace confronto al suo interno abbia ritrovato la propria compattezza, ricordo per completezza di informazione, che nel 2006, anno i cui è nata LGH, Rifondazione ha votato a favore perché si era ottenuto che l’acqua rimanesse in capo ad AEM, quindi sotto il controllo diretto del Comune  e non venisse trasferita a  LGH e perché la delibera di costituzione conteneva l’obbligo che tutti i soci di LGH fossero soggetti pubblici, diversamente avremmo votato contro.
Adesso bisognerà modificare la delibera del 2006 per ammettere nella compagine Societaria anche Soggetti privati, quale è A2A, perché quotata in borsa al 49%.
Inoltre i cittadini Cremonesi devono sapere che se il 18 dicembre il consiglio Comunale accetterà l’offerta di A2A, quel giorno segnerà l’avvio, irreversibile, della privatizzazione dei veri servizi pubblici locali (energia elettrica, gas e rifiuti, inceneritore compreso).
Scelta che si può compiere, purché gli atti amministrativi siano perfettamente leggittimi, e purché consapevoli che perdiamo quello che è stato per oltre un secolo un patrimonio dei cremonesi, costruito con i soldi dei Cremonesi.
Sulla carta si possono scrivere tante cose e assumere tanti impegni, ma quel che è certo è che Cremona in A2A conterà come un granellino di sabbia, l’importante è essersene consapevoli e se lo si accetta non lamentarsi”.

g.biagi

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