Banda dei tabacchi: due dei nomadi patteggiano tre anni, arresti domiciliari ad Asti
Hanno patteggiato una pena di tre anni di reclusione ciascuno, i due nomadi maggiorenni Bebi Alilovic e Diego Alilovic, arrestati ieri dai carabinieri dopo un lungo inseguimento sulla Paullese.
Hanno patteggiato una pena di tre anni di reclusione ciascuno, i due nomadi maggiorenni Bebi Alilovic e Diego Alilovic, arrestati ieri dai carabinieri dopo un lungo inseguimento sulla Paullese. Il giudice Pio Massa ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari ad Asti, luogo di residenza degli imputati. Il terzo arrestato è un minore di 15 anni, un quarto componente della banda è in fuga, ma è già stato identificato e denunciato.
Si erano resi responsabili di altri numerosi colpi sul territorio, tra settembre e dicembre, i tre ladri arrestati mercoledì dopo un rocambolesco inseguimento lungo la Castelleonese, membri di una banda di nomadi sinti dedita a furti e rapine di tabacchi. Il furgone a bordo del quale si trovavano durante l’inseguimento era già sorvegliato dalle forze dell’ordine: una decina di giorni fa, infatti, il mezzo era stato notato a stazionare nei pressi di una tabaccheria. Quando però gli occupanti avevano notato la pattuglia di carabinieri in borghese, si erano allontanati, complice la nebbia.
Dunque mercoledì quando il furgone è stato notato di nuovo nei pressi dell’ex Monopolio di Stato di Costa San’Abramo, i carabinieri hanno pensato bene di imporre l’alt al conducente, che però non si è fermato e ha tentato la fuga. Immediato l’inseguimento, mentre un’altra pattuglia, sopraggiunta poco dopo, ha cercato di bloccarli – nell’area della concessionaria Bossoni -, mettendosi di traverso con l’auto. Il conducente ha però speronato il mezzo dei carabinieri, facendo testacoda e cercando di darsi alla fuga nell’altra direzione, contromano. Intanto però era sopraggiunta la pattuglia in borghese, che gli ha chiuso la strada. Il furgone ha quindi centrato l’auto dei carabinieri, provocando gravi danni anche ad altre vetture parcheggiate.
Gli occupanti non si sono arresi e hanno tentato nuovamente la fuga, stavolta a piedi, uscendo dal portellone posteriore del furgone. Dei quattro a bordo, due sono stati fermati subito, mentre un terzo è stato bloccato dopo circa un chilometro di inseguimento. Il quarto, Valentino Music (32enne), è invece riuscito a scappare, ma è stato identificato e denunciato. In manette gli altri tre. Bebi Alilovic (29 anni) e Diego Alilovic (18 anni), insieme ad un terzo soggetto minorenne (15 anni) che è stato tradotto nel centro per minori Cesare Beccaria di Milano.
Si tratta, come detto, di italiani Sinti residenti nell’astigiano, con un lunghissimo elenco di alias (circa una trentina di identità diverse a testa) e di precedenti penali di vario tipo, soprattutto per furti e rapine. Sul furgone erano presenti attrezzature da scasso. Il loro modus operandi era sempre lo stesso: esclusi i furti al Monopolio, solitamente sorvegliavano le mosse dei tabaccai, per cercare di derubarli alla prima distrazione, mentre trasportavano un carico di tabacchi.
“A loro possiamo attribuire con certezza almeno quattro colpi nel territorio: uno a Soresina, uno a Pizzighettone, uno a Pontevico e uno in via Mantova”, spiega il maggiore Livio Propato, comandante della Compagnia cremonese dell’Arma. “Ad esempio nel furto di via Mantova e di Pizzighettone si è trattato di furti operati mentre il tabaccaio si era fermato a bere un caffè al bar. Nel caso di Pontevico invece si è configurato anche il reato di rapina in quanto il tabaccaio derubato, resosi conto della situazione, si era aggrappato al finestrino del furgone per farli fermare ed era stato trascinato. Ma vi sono fondati sospetti che si possano far risalire a loro anche la rapina verificatasi all’ex Monopolio a fine agosto e il tentativo di spaccata di inizio novembre”.
Si tratterebbe, secondo i carabinieri, “di una banda di grandi dimensioni e ben organizzata, che si avvale di numerosi mezzi di trasporto, compreso un camion per le spaccate”.
Laura Bosio