Cronaca

Nuova vita per palazzo Stradiotti: qui i corsi di alta formazione musicale della Stauffer

Palazzo Stradiotti, imponente edificio residenziale dietro palazzo Raimondi, di proprietà della Fondazione Città di Cremona, diventerà sede dei corsi di alto perfezionamento musicale della Fondazione Stauffer, che ha formulato una offerta d'acquisto. LE FOTO

Palazzo Stradiotti (Foto Sessa)

E’ un angolo di Cremona seminascosto, tra vicolo San Martino e via Baldocca, proprio dietro corso Garibaldi. Palazzo Stradiotti, imponente edificio residenziale abbandonato da anni, di proprietà della Fondazione Città di Cremona, diventerà sede dei corsi di alto perfezionamento musicale della Fondazione Stauffer, che ha formulato un’ offerta d’acquisto.

Le trattative sono state condotte nella massima riservatezza, fino all’accordo sul prezzo, che si è attestato sui 1,4 milioni di euro. In questo modo la Fondazione Città di Cremona – ha spiegato la presidente Uliana Garoli realizzerà liquidità per investimenti nel proprio patrimonio immobiliare destinato al sociale (in questo caso la palazzina storica dell’ex ospizio Soldi di via Brescia), mentre la Staffuer (presidente Paolo Salvelli) disporrà di una sede prestigiosa per i propri studenti dei corsi di perfezionamento dell’Accademia. Corsi di viola, violino, violoncello, contrabbasso e quartetto d’archi ritenuti sia a livello nazionale che internazionale delle vere eccellenze didattiche, con insegnanti del calibro di Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses, Franco Petracchi e i Maestri del Quartetto di Cremona. Più di 150 candidati (109 per i “corsi solistici e di musica da camera” e 11 quartetti per il corso di “quartetto d’archi”) provenienti da tutta Europa si sono presentati solo quest’anno alle selezioni. “Questo non è un investimento immobiliare – ha precisato il vicepresidente Alessandro Tantardini – ma un investimento culturale per rafforzare la già importante presenza dell’Accademia in ambito internazionale. La realizzazione di una sede prestigiosa è parte integrante di un progetto che mette la cultura al centro delle possibilità di sviluppo dell’intera città”.

La Stauffer si sposterà di pochi metri, lasciando palazzo Raimondi nella piena disponibilità della facoltà di Musicologia e liberando anche le aule didattiche presso l’istituto Monteverdi (via Realdo Colombo). Parte dei corsi si svolgono attualmente presso il teatro Ponchielli, per mancanza di spazio. Prima di formalizzare l’alienazione la “Città di Cremona” dovrà pubblicare avviso pubblico, come prevedono le procedure di alienazione per il patrimonio pubblico, per trovare eventuali altri acquirenti disposti a fare offerte al rialzo. Difficile che questo avvenga. L’immobile è sul mercato dal 2011, da quando cioè è scaduto il vincolo temporale testamentario disposto dall’ultimo proprietario, il professor Stradiotti. l’interesse di molti investitori c’è stato, ma tutti si sono arenati davanti all’entità del recupero  alla mancanza di locali accessori come garage.  La Fondazione invece recupererà gli spazi, lo splendido giardino romantico con tempietto ottagonale, ricavando nella porzione di immobile in fondo al giardino una foresteria per studenti. Il tempo stimato per l’intervento è di circa due anni (progetto di recupero dell’architetto Lamberto Rossi). Palazzo Stradiotti è di impianto settecentesco ma fortemente rimaneggiato negli anni. Come spiega Roberto Signorini, architetto della Città di Cremona, “non è frutto di una volontà costruttiva unitaria, ma di continue modifiche e ampliamenti … che hanno creato un’articolata stratificazione storica che giunge fino alla fine del ‘9o0. L’impianto principale appare già consolidato alle soglie del XIX secolo, come dimostrala pianta della città di Voghera del 1825”.

“Avevamo messo gli occhi sull’immobile da tempo”, afferma il presidente della Stauffer Salvelli. “Ci eravamo interessati all’immobile fin dai tempi dell’amministrazione Garini, ma poi la scoperta del vincolo di inalienabilità ci aveva fermato. Ora siamo molto contenti di poter avviare l’operazione, se non ci saranno altre offerte. L’investimento, ne siamo certi, avrà ricadute importanti sulla città e creerà un punto di aggregazione per gli allievi, che al momento non hanno. L’ultima ispezione del Sovrintendente, che ci ha fortemente incoraggiato nell’intervento, ha consentito di appurare che potremo realizzare una scala supplementare e l’ascensore, indispensabili per l’utilizzo a sede scolastica”.

Giuliana Biagi

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