Cultura

Musei cittadini: nel 2014 molto bene quello del Violino Flop invece per il Civico

Il Museo del Violino spicca per numero di visitatori: sono stati oltre 59mila i visitatori nel 2014. Il Museo Civico ha invece subito un drastico calo di presenze rispetto al passato: solamente 11.137 visitatori contro i 16.519 del 2013 e i 21.683 del 2012.

Il Museo del Violino spicca per numero di visitatori: sono stati oltre 59mila i visitatori nel 2014. Il dato emerge dall’Annuario statistico presentato nei giorni scorsi in Comune. Un’offerta culturale che ha rafforzato l’identificazione della città con il violino e che ha attratto un numero considerevole di turisti.  Un numero ben più elevato della vecchia “collezione violini” (che si attestava intorno alle 30.000 presenze annuali prima di chiudere) e più elevato anche della somma dei visitatori della collezione violini e del museo civico. Quest’ultimo nel 2014 ha invece subito un drastico calo di presenze rispetto al passato: solamente 11.137 visitatori contro i 16.519 del 2013 e i 21.683 del 2012. Buoni invece i risultati del Museo archeologico, che ha totalizzato 8.466 ingressi, incrementando di oltre mille unità il risultato dell’anno prima. Stesso discorso vale per il Museo di Storia Naturale che, con 27.964 ingressi, ha battuto ogni record dal 2005 ad oggi. Trend più o meno stabile, infine, per il Museo del Cambonino, che rispetto all’anno precedente ha subito un lieve calo di ingressi (-500).

Strettamente legati all’attività dei musei cittadini sono anche i flussi turistici, che emergono dall’analisi delle persone transitate per le strutture ricettive della città. In questo senso il 2014 non è stato un anno particolarmente brillante, con contrazioni sia degli arrivi, sia delle presenze. Il minor numero di arrivi ha riguardato quelli nazionali (passati da 34857 a 31249) mentre gli arrivi dall’estero sono cresciuti. (da 25928 a 26671). Il dato si presenta quindi come ambiguo: la contrazione degli arrivi nazionali potrebbe essere il riflesso della difficile congiuntura economica sui viaggi d’affari e sui flussi turistici in generale. Nel 2014 sono calati il numero di alberghi ma sono aumentati i bed & breakfast (da 39 a 47) e i posti letto di strutture ricettive come gli alloggi agrituristici e le country house.

Laura Bosio

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