Scontri al corteo: per quattro chiesto il rito abbreviato, udienza il 14 gennaio
E’ arrivata la richiesta di rito abbreviato da parte delle difese dei primi quattro arrestati per i disordini scoppiati il 24 gennaio durante il corteo del centro sociale Dordoni. Udienza il 14 gennaio per Mattia Croce, Aioub Babassi, Matteo Pascariello e Mauro Renica.
di Sara Pizzorni
E’ arrivata la richiesta di rito abbreviato da parte delle difese dei primi quattro arrestati per i disordini scoppiati il 24 gennaio durante il corteo organizzato dal centro sociale Dordoni. Udienza fissata il 14 gennaio del prossimo anno per Mattia Croce, 21 anni, cremonese, frequentatore del Kavarna, per il bresciano Aioub Babassi, 21 anni, per Matteo Pascariello, 24 anni, bolognese residente a Lecce, e per Mauro Renica, 31 anni, bresciano appartenente al centro sociale Magazzino 47. Tutti sono accusati di devastazione e saccheggio e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Croce e Babassi erano stati arrestati il 30 marzo scorso, mentre Pascariello e Renica l’11 giugno. La manifestazione antifascista era stata promossa dai centri sociali locali come risposta ai fatti che si erano verificati la settimana precedente, quando, durante una rissa avvenuta nei pressi dello stadio al termine della partita Cremonese-Mantova, l’esponente del Dordoni Emilio Visigalli era stato gravemente ferito. Come reazione era stata indetta una manifestazione nazionale antifascista nel corso della quale alcuni gruppi di persone avevano preso d’assalto, con spranghe, picconi e bastoni, le banche che si trovavano nelle immediate vicinanze della sede del movimento di destra, distruggendo vetrine e sportelli bancomat. Un altro gruppo di manifestanti si era diretto verso il comando dei vigili urbani di piazza Libertà, devastandolo.
Nell’ottobre scorso altre tre persone erano finite agli arresti per i medesimi fatti: Filippo Esposti, 27 anni, informatico cremonese militante del centro sociale Dordoni e già indagato per la rissa di via Mantova con esponenti di Casa Pound, Kuljit Tiwana, 24enne indiano naturalizzato italiano che gravita negli ambienti del centro sociale Kavarna, e Giovanni Marco Codraro, siciliano 23enne attivo nei collettivi universitari. Mandato d’arresto anche per un bresciano, ancora latitante: Samuele Tonin, 26 anni, che al momento dovrebbe trovarsi ancora in Francia per motivi di lavoro. Tre le persone denunciate, un milanese e due cremonesi. Per tutti l’accusa è di concorso in devastazione.