Assegni a vuoto e cambiali non pagate, il territorio soffre: importo medio tra più alti d'Italia
Per la provincia cremonese un importo medio dei protesti tra i più alti d'Italia. Considerando gli assegni a vuoto e le cambiali non pagate la somma media raggiunge infatti i 2389 euro.
Per la provincia cremonese un importo medio dei protesti tra i più alti d’Italia. Considerando gli assegni a vuoto e le cambiali non pagate la somma media raggiunge infatti i 2389 euro. Il dato emerge da uno studio di Infocamere riferito al primo semestre 2015.
In Italia “fra gennaio e giugno 2015 le occasioni in cui un cittadino o un’impresa si sono visti costretti a ricorrere ad un pubblico ufficiale per notificare un mancato pagamento hanno toccato quota 388.305, per un valore complessivo di quasi 714 milioni di euro”. L’81% “è rappresentato da cambiali (315.283), mentre gli assegni costituiscono il 18% (70.218)”.
“Tra le province, se Roma, Milano, Napoli e Salerno guidano la classifica per numero di titoli protestati, in termini di importi levati salgono ai vertici della graduatoria Sondrio, Treviso, Pesaro-Urbino”, in cui in media “superano i 3mila euro”. All’altro capo della classifica i territori di “Trieste, Verbania (con importi medi di circa 800 euro) e Biella (911)”, spiega lo studio. Il territorio cremonese, in una graduatoria con 104 posizioni, è 16esimo, con 1608 protesti e importo medio di 2389 euro (di cui 1369 cambiali per un importo medio di 1637).