Cronaca

Terza espulsione per l'albanese bloccato alla Festa del torrone: era rientrato dalla Croazia

Ha patteggiato un anno e sei mesi ed è stato espulso per la terza volta. Rientrerà in Albania, Elmir Shpani, il 26enne albanese arrestato dai carabinieri perché trovato alla Festa del torrone nonostante avesse alle spalle due espulsioni con rimpatrio.

di Sara Pizzorni

Ha patteggiato un anno e sei mesi senza la sospensione condizionale della pena ed è stato espulso per la terza volta. Rientrerà in Albania, Elmir Shpani, il 26enne albanese arrestato sabato pomeriggio dai carabinieri perché trovato alla Festa del torrone nonostante avesse alle spalle due espulsioni con rimpatrio. Il giovane è stato processato per direttissima questa mattina dal giudice Francesco Sora. Alle 15 di oggi l’accompagnamento all’aeroporto di Milano Malpensa per l’imbarco.

Nel novembre del 2012 a Modena il 26enne era stato fermato per furto. Addosso aveva un cacciavite, dei guanti, una torcia e un tagliavetro con punta di diamante. Era stato espulso, ma era rientrato in Italia nel dicembre dell’anno scorso, questa volta a Cremona, dove era stato identificato dalla polizia e nuovamente rimandato a casa. Fino a sabato, quando è stato trovato ancora a Cremona mentre passeggiava tra i banchi della Festa del Torrone. Stesso iter: l’arresto dei carabinieri, il patteggiamento e la terza espulsione.

Nelle indagini sul suo conto, i militari hanno appurato che il suo ritorno sul territorio nazionale, così come per molti altri soggetti clandestini che entrano in Italia con un visto turistico di tre mesi, era avvenuto attraverso la Croazia, paese da poco nell’area “Shengen”, assicurandosi libertà di movimento nei paesi aderenti.

Sul caso è intervenuta anche l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali. “L’Italia”, ha detto l’assessore, “e’ quello strano Paese dove i clandestini colpiti da decreto di espulsione si divertono allegramente per le strade della città e comprano torrone alla sagra di Cremona. Tutto questo e’ possibile grazie a un senso di totale impunità che si percepisce per una serie di misure adottate dal Governo”. “Prima”, ha aggiunto la Bordonali, “si e’ deciso di abolire il reato di clandestinità”, poi si e’ proceduto a depenalizzare i reati e a far approvare cinque decreti svuotacarceri. Questi sono i risultati. Ora mi auguro che si proceda velocemente all’espulsione di questa persona senza appelli. Ringrazio gli agenti delle forze dell’ordine che hanno proceduto all’identificazione di questo individuo e che operano quotidianamente per garantire il rispetto della legalità”.

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