Traffico di 876 cuccioli dall'Ungheria, cremonese condannato ad Udine
C’è anche un cremonese tra i sette condannati dal tribunale di Udine per un traffico di 876 cuccioli di razza provenienti dall’Ungheria e trasportati in Italia all’interno di furgoni.
C’è anche un cremonese tra i sette condannati dal tribunale di Udine per un traffico di 876 cuccioli di razza provenienti dall’Ungheria e trasportati in Italia all’interno di furgoni. Gli animali erano comprati per poche decine di euro e rivenduti a mille. Un business che poteva fruttare fino a 800 mila euro l’anno, stando a una stima abbozzata dalla Lav, che assieme all’associazione Anpana si è costituita parte civile nei confronti di sette persone accusate a vario titolo di maltrattamenti, introduzione di animali senza vaccinazioni, uccisione e ricettazione.
Nei confronti degli imputati, come riferisce ‘Il Messaggero Veneto’, il giudice ha pronunciato sentenze di condanna per 34 mesi di reclusione complessivi, 11 mila euro di multa e 14 mila euro di risarcimento alle associazioni Lav e Anpana. Il cremonese Davide Milone, 37 anni, uno dei conducenti dei furgoni, è stato condannato a sei mesi, pena sospesa.
Gli 876 cuccioli di cane furono sequestrati tra febbraio e maggio del 2012 nel corso di tre distinti controlli. Provenienti da Pécs, in Ungheria, e diretti presso un’azienda di Aversa, in provincia di Caserta, viaggiavano in condizioni estreme e di sovraffollamento, su un mezzo con i sistemi di aerazione otturati o con scarsissima ventilazione, senza acqua o con sistemi di abbeveraggio non funzionanti.
Le loro condizioni erano tali da aver causato la morte di almeno 39 animali, alcuni dei quali rinvenuti deceduti all’interno degli automezzi utilizzati per il trasporto, altri subito dopo il sequestro.