Cronaca

In Comune scoperto tesoretto da 7 milioni di multe arretrate

Comune alle prese con il recupero delle somme dovute e mai riscosse, leggi sanzioni per violazione codice della strada e bollettini Imu dimenticati nel cassetto dai contribuenti. Alle prese con la stesura del Bilancio e in particolare con la sezione 'fondo crediti di dubbia esigibilità', l'assessore al Bilancio Manzi ha scoperto che ci sono 7 milioni di multe arretrate, dal 2009 ad oggi, in attesa di essere pagate.

Comune alle prese con il recupero delle somme dovute e mai riscosse, leggi sanzioni per violazione codice della strada e bollettini Imu dimenticati nel cassetto dai contribuenti. Alle prese con la compilazione del Bilancio e in particolare con la sezione ‘fondo crediti di dubbia esigibilità’, l’assessore al Bilancio Manzi ha scoperto che ci sono 7 milioni di multe arretrate, dal 2009 ad oggi, che non sono mai state pagate. “E’ in corso l’analisi di questi atti – spiega Manzi – per distinguere le varie tipologie, ad esempio, i residenti di Cremona e i non residenti, le persone fisiche e le persone giuridiche. Quindi inizieremo le procedure di riscossione a partire da chi ha accumulato le somme più elevate”. I passaggi attraverso la ztl sorvegliata dai varchi elettronici è una delle sviste che più pesano sul portafoglio degli automobilisti distratti: c’è anche chi, da solo, ha diverse migliaia di euro di multe. Ma come mai si è potuta accumulare una cifra così elevata di arretrati? “Non lo chieda a me – afferma Manzi – Posso rispondere che per quanto riguarda questa amministrazione, sono mesi che ci stiamo concentrando su un nuovo modello gestionale che ha consentito di fare emergere queste situazioni. Naturalmente sarà il gestore del servizio tributi, Ica Abaco, ad effettuare la riscossione, ma la supervisione sarà del Comune”.

Oltre alle multe da codice della strada, l’ufficio tributi ha scoperto un’altra sacca di crediti, stavolta relativi all’Imu: sono emersi accertamenti per 1,5 milioni, relativi al 2014 e anni immediatamente precedenti. Vi sarebbero immobili che finora sono completamente sfuggiti all’ente locale.

Evidente che il Comune da un paio d’anni a questa parte sta facendo di tutto per recuperare denaro dovuto, ma anche per risparmiarne il più possibile. Anche rinegoziando i prestiti con la cassa depositi e prestiti, operazione consigliata dall’Anci (l’associazione nazionale dei Comuni), già portata avanti lo scorso giugno e replicata quest’autunno su una serie di altri mutui. Il pagamento delle rate verrà prolungato, ma intanto il Comune riesce a portare in cassa poco meno di 200mila euro che utilizzerà per spese di investimento.

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