Cronaca

Malumori nei quartieri per lo stop a raccolta del verde porta a porta

Dal 15 novembre (e fino al 15 marzo 2016) Linea Gestioni sospenderà la raccolta porta a porta del verde di orti e giardini e già serpeggiano i malumori.

di Giuliana Biagi

Dal 15 novembre (e fino al 15 marzo 2016)  Linea Gestioni sospenderà la raccolta porta a porta del verde di orti e giardini e già serpeggiano i malumori tra i residenti soprattutto nei quartieri dove non è previsto, al momento, il passaggio del cassone ‘itinerante’, dove accatastare gli scarti vegetali. Al Villaggio Po e al Cascinetto, o anche nel neonato quartiere di via Giordano – Cadore, tutte zone dove il verde privato di case e villette è abbondante e dove, tra un paio di settimane, se il tempo si manterrà clemente, le potature saranno ancora necessarie. “Ma che bella idea che avete avuto,  avete detto voi agli alberi dopo il 15 novembre di tenersi le foglie”?, si chiede una residente arrabbiata dalla pagina Facebook del proprio quartiere, dove per la verità è previsto lo stazionamento del cassone, anche se in una zona decentrata rispetto alla sua abitazione. Come spiega il volantino diffuso nei giorni scorsi da Linea gestioni e Comune, il cassone stazionerà ‘in via straordinaria’ nei quartieri Cavatigozzi e Maristella al sabato e alla domenica; allo Zaist e a san Felice nella giornata di martedì; a Borgo Loreto e S. Savino il giovedi; a Bagnara e Cambonino il lunedì; all’Incrociatello e ancora S. Felice il mercoledì. Chiunque poi può portare il proprio verde di scarto al centro di riuso nell’ex mercato ortofrutticolo o alla discarica di San Rocco. Ma per tanti, ormai abituati alla comodità del porta a porta anche per gli scarti vegetali, sobbarcarsi il trasporto è una vera e propria scocciatura. “Ce ne rendiamo conto – spiega l’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini – ma d’altra parte in molte città questo tipo di raccolta è terminato a metà ottobre. Quest’anno oltretutto il tempo non ancora eccessivamente freddo fa sì che le potature non siano ancora terminate. Ma teniamo anche conto che si tratta di un servizio che prima Aem ed ora Linea continuano ad erogare, ma di cui usufruiscono solo i produttori di scarti vegetali, che non corrispondono a tutti i contribuenti della tassa rifiuti, per cui si tratta di realizzare  anche un discorso di equità. Detto questo, il passaggio del cassone nei vari quartieri avverrà nelle stesse zone già servite l’anno scorso. Se alcuni quartieri non sono inseriti nell’elenco se ne può parlare, anzi, prima del 15 novembre si terrà una nuova riunione della cabina di regia”.  (che si riunisce circa ogni 10 giorni con rappresentanti di Comune e gestore). Non è escluso quindi che i cassoni possano stazionare persino in centro storico, anche se ovviamente il problema degli scarti vegetali è meno sentito che non nelle zone residenziali di prima periferia.

verdedue

Da quando il 1 ottobre, è stato varato il porta a porta in centro storico, l’obiettivo del 70% di r.d. su tutta la città è quasi raggiunto. Non sono mancanti inciampi, tant’è che sono state apportate modifiche nella tempistica di raccolta per evitare che i sacchi dell’umido stazionino troppo a lungo presso alcune tipologie di utenti. “E’ un percorso – spiega Manfredini –  che stiamo compiendo insieme ai residenti, alle categorie produttive e che non deve fermarsi, ma proseguire. Deve entrare anche nei nostri uffici comunali, dove la differenziata non era un’abitudine diffusa e dove la stiamo finalmente incentivando distribuendo i contenitori. La cabina di regia che convochiamo a scadenze ravvicinate ci consente di affrontare per tempo i problemi e cercare di risolverli. Così faremo anche per i cassoni degli scarti vegetali, fermo restando che esiste anche la questione costi ed equità fiscale. Senza dimenticare che Linea gestioni è disponibile a distribuire, e lo sta già facendo, i contenitori specifici per poter realizzare i compost domestico, una pratica che vogliamo diffondere sempre più a Cremona”.

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