Scontri, interrogato Esposti: 'Mai nascosto il volto, nessuna violenza'
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Filippo Esposti, 27 anni, informatico cremonese militante del centro sociale Dordoni, arrestato all’alba di martedì per gli scontri del 24 gennaio scoppiati durante la manifestazione antifascista promossa dai centri sociali dopo l’aggressione e il ferimento dell’esponente del Dordoni Emilio Visigalli. Esposti, interrogato questa mattina in carcere dal gip Letizia Platè, ha però rilasciato dichiarazioni spontanee nelle quali il giovane, già indagato per la rissa di via Mantova del 18 gennaio, ha ammesso di aver preso parte al corteo dall’inizio alla fine, ma di non essersi mai travisato, né di aver usato violenza su persone o su cose. Per gli inquirenti, Esposti, difeso dall’avvocato Sergio Pezzucchi, si sarebbe occupato di comprare giacche, zaini e caschi utilizzati negli scontri. Tutto il materiale è stato trovato abbandonato lo scorso febbraio in un’area dismessa di Cremona. Domani il legale della difesa depositerà un’istanza per chiedere per il suo assistito, accusato, come gli altri, del reato di concorso in devastazione, la misura più lieve degli arresti domiciliari.
Insieme a Esposti sono finiti in carcere anche Kuljit Tiwana, 24enne indiano naturalizzato italiano che gravita negli ambienti del centro sociale Kavarna, responsabile, per la polizia, di lancio di oggetti, e Giovanni Marco Codraro, 23 anni, originario di Milazzo ma domiciliato a Palermo per motivi di studio (è studente di Ingegneria), attivo nei collettivi universitari. Ieri il giovane, rinchiuso nel carcere di Palermo, è stato interrogato per rogatoria. Per l’accusa, sarebbe stato nelle primissime file del gruppo e avrebbe lanciato ripetutamente oggetti contundenti.
Ancora latitante il bresciano Samuele Tonin, 26 anni, che al momento si trova in Francia, presumibilmente per motivi di lavoro. Lo studente bresciano sarebbe stato tra coloro che hanno lanciato fumogeni verso i reparti delle forze dell’ordine e che hanno danneggiato il comando della polizia municipale.
Sara Pizzorni
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