Cronaca

Saccheggio all'ex Piacenza I ladri patteggiano, espulso l'albanese

AGGIORNAMENTO – Hanno patteggiato i due ladri arrestati in flagranza di reato ieri dai carabinieri all’interno l’area dell’ex Piacenza. Entrambi hanno patteggiato davanti al giudice Francesco Sora un anno e quattro mesi, pena sospesa solo per il 35enne romeno residente a Cremona. Al termine del rito, l’uomo, che è incensurato, è tornato in libertà. Discorso diverso per l’altro arrestato, un 31enne albanese senza fissa dimora, irregolare sul territorio dove stazionava da qualche anno. Per l’uomo, con precedenti specifici, e nei cui confronti risultava emesso dalla Questura di Milano un provvedimento di espulsione pendente dal 24 luglio 2014 a cui era sempre riuscito a sfuggire, il giudice ha ordinato l’espulsione. L’albanese era difeso dall’avvocato Santo Maugeri.
L’accusa era di tentato furto aggravato e continuato in concorso.
I due avevano accatastato da giorni tutto ciò che potevano far sparire: arnesi, materiali di supporto e rame. L’intervento dei militari, verso mezzogiorno di ieri, ha permesso di portare all’arresto di entrambi. Dopo aver parcheggiato l’auto in via Milano, hanno scavalcato il muro e si sono introdotti nell’area industriale dismessa della “Piacenza Rimorchi SpA”. Qui hanno iniziato a smontare un ingente quantitativo di cavi di rame ed altro materiale in ferro, pronti per essere caricati su un altro veicolo. Le loro mosse, però, non sono sfuggite ad alcuni commercianti della zona che hanno segnalato l’intrusione ai carabinieri. Immediatamente intervenuti, i militari hanno circondato la zona, impedendo ogni possibile via di fuga ai due malviventi, e poi hanno rintracciato i due ladri mentre erano intenti a trafugare refurtiva. I due sono stati bloccati e tratti in arresto. La loro azione andava avanti da almeno dieci giorni.

Sara Pizzorni

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