Cronaca

Devastazioni del 24 gennaio, 3 arresti e perquisizioni a carico dei centri sociali

Foto Sessa

Nuovi arresti stamattina in merito ai fatti del 24 gennaio scorso, quando nel corso di una manifestazione antifascista un gruppo di facinorosi ha messo a ferro e fuoco la città, distruggendo vetrine e la sede della Polizia municipale e scontrandosi con le forze dell’ordine, schierate nel tentativo di limitare il più possibile i danni. L’operazione è scattata nelle primissime ore della mattina e ha visto impegnate numerose pattuglie della polizia, che hanno effettuato perquisizioni e fatto arresti. In manette sono finiti altri esponenti dei centri sociali.

In manette sono finite tre persone, considerate responsabili delle devastazioni. L’attività d’indagine, tuttora in corso, grazie ai numerosi filmati raccolti e visionati ha permesso d’identificare quattro persone arrestate questa mattina dal personale della Digos di Cremona, Brescia e Messina. I soggetti sono stati riconosciuti e identificati nonostante fossero travisati e nei loro confronti è stata formulata l’ipotesi di reato di devastazione.

L’attività svolta questa mattina rappresenta un’ulteriore risposta ai gravi disordini verificatisi in quell’occasione; infatti già il 30 marzo e il giorno 11 giugno scorsi la Polizia di Stato aveva arrestato altri soggetti, gravitanti nell’ambito della locale area anarchica, resisi responsabili di danneggiamenti ai danni di alcuni istituti bancari e dell’assalto al Comando della Polizia Municipale.

Inoltre, nel corso delle operazioni, sono state effettuate delle perquisizioni nei confronti di altri tre soggetti, da parte degli uomini della Polizia di Stato appartenenti all’ufficio Digos di Cremona e Milano.

LA VICENDA

La manifestazione era stata promossa dai centri sociali locali come risposta ai fatti che si erano verificati la settimana precedente, quando,durante una rissa, fu gravemente ferito un esponente del centro sociale Dordoni di Cremona, Emilio Visigalli, a opera di alcuni membri di Casa Pound. Essa era però degenerata “in una attività di devastazione e guerriglia urbana da parte dei manifestanti provenienti, da tutta Italia e dall’estero, giacchè il loro vero obiettivo si rivelò essere fin da subito la sede di Casa Pound presidiata dalle forze di polizia che si videro costrette al lancio di lacrimogeni per far fronte ai ripetuti lanci di pietre, bottiglie, fumogeni, bombe carta e anche bottiglie incendiarie” fanno sapere le forze dell’ordine.

Proprio nel corso della manifestazione, alcuni gruppi di persone avevano preso d’assalto, con spranghe, picconi e bastoni, le diverse banche che si trovavano nelle vie adiacenti alla sede del movimento di destra, distruggendo vetrine e sportelli bancomat. Inoltre un gruppo nutrito di manifestanti si era diretto verso la sede della Polizia locale, devastandola.

Un gruppetto di autonomi davanti alla Questura dopo perquisizioni e arresti
Un gruppetto di autonomi davanti alla Questura dopo perquisizioni e arresti (foto Sessa)

I particolari del’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà in Questura alle 10.30, ma già qualche indiscrezione trapela dagli stessi esponenti del centro sociale. “In primissima mattinata un compagno del Csa Dordoni, Filippo, è stato arrestato in merito al corteo nazionale antifascista del 24 gennaio” si legge sulla pagina Facebook dei militanti. “Arresti anche in altre città italiane: Palermo, Brescia, Milano”. Già dalle 9,30 un gruppetto di autonomi ha iniziato a stazionare davanti alla Questura in segno di solidarietà con gli arrestati.

Laura Bosio

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