Esuberi e spostamenti di personale Alta tensione in Provincia
Tensione alle stelle in Provincia. In mattinata le segreterie provinciali del Pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil diramano una nota con proclamazione di stato di agitazione e annuncio di sciopero per due ore, dalle 10 alle 12 del 29 ottobre. Poco più di un’ora dopo la revoca: il presidente Vezzini e lo staff dirigenziale che sta redigendo il bilancio ha infatti fissato una data per incontrare i rappresentanti dei lavoratori, il 21 ottobre prossimo. Sarebbe stata la prima volta che i sindacati arrivavano a tanto per l’ente Provincia. Lo sciopero oltretutto sarebbe arrivato all’indomani dell’assemblea dei sindaci durante la quale i dirigenti dell’ente hanno annunciato il raggiungimento degli equilibri di bilancio. Ma per i dipendenti i problemi sono tutt’altro che finiti, con un riassetto organizzativo nell’ottica di Area Vasta che ha già provocato parecchi spostamenti interni di personale, che hanno alimentato tensioni e sospetti tra i dipendenti. Lo stato di agitazione – viene dichiarato nella nota sindacale – arriva “preso atto dell’indisponibilità del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Cremona a incontrare la parte sindacale in tempi congrui rispetto alla scadenza del 31 ottobre p.v. prevista dal DM 14-9-2015 (Decreto Madia) per l’inserimento nominale dei dipendenti della Provincia di Cremona dichiarati in sovrannumero” (problema superato in mattinata con la convocazione per il 21 ottobre); e “vista inoltre la mancata risposta ad una email, inviata al Presidente in data 8 ottobre da parte delle OOSS e delle RSU, contenente specifici quesiti relativi all’organizzazione della futura area vasta, ed avendo l’Amministrazione già pubblicato atti organizzativi che non sembrano coincidere con le scelte di individuazione dei profili soprannumerari”.
g.biagi
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