Cultura

Successo al Museo del Violino per il cabaret musicale di Igudesman e Joo

Foto Sessa

Un happening musicale senza precedenti nell’austero auditorium del Museo del violino. Un cabaret in musica di due eccellenti musicisti che hanno fatto della battuta, dell’originalità, della contaminazione tra cultura popolare e musica “seria” il loro passaporto internazionale che li hanno fatti diventare ormai un fenomeno mediatico mondiale.

Anche qui a Cremona, questo è stato il concerto di giovedì sera all’Auditorium di Palazzo dell’Arte del duo Aleksey Igudesman al violino e di Hyung-ki Joo al pianoforte. Sia chiaro niente di improvvisato o inventato sul momento ma, per chi ha potuto seguire gli spettacoli del duo sul web (milioni di followers hanno le loro performance), è stato quasi tutto un dejà vu ma questa volta a pochi metri. E l’affetto è stato ancora una volta travolgente ed esilarante.

Il format proposto funziona in tutto il mondo anche se qui hanno voluto cercare di rendere ancora più popolare il mix dei loro spettacoli aggiungendo al loro inglese qualche battuta tradotta in italiano. Di particolare effetto lo scontro ideologico musicale tra i temi da film di James Bond e Mozart oppure l’esecuzione della Danza Turca di Mozart suonata nelle diverse intonazioni (la, la maggiore, sibemolle e così via) dando alla loro musica, con il cambio di nota di tono un effetto esilarante nel tentativo di suonarla all’italiana, alla russa, all’orientale. Senza dimenticare le variazioni classiche abbinate alla disco music di Gloria Gaynor (“i will survive”).

Insomma una serata “strana” per l’Auditorium Arvedi nel calendario dello Stradivarifestival ma, come ha detto l’attore John Malkovich dei due artisti, “Sono divertentissimi, estremamente originali, e come se non bastasse anche degli esperti musicisti. La loro miscela di musica classica e commedia è assolutamente unica”. O come ha dichiarato alla fine di uno spettacolo il grande violinista Gidon Kremer, coinvolto nell’esecuzione di un brano durante un loro spettacolo: “Non riuscivo a smettere di piangere dalle risate per l’intera serata”.

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