Cronaca

Contro accorpamenti pronti a dialogo con tutti, non arretreremo

da Sap Cremona

Il Sindacato Autonomo di Polizia di Cremona ha particolarmente apprezzato le manifestazioni di impegno della politica locale e nazionale e della società civile cremonese, compresi gli organi di informazione, sulla tematica dell’accorpamento dei presidi delle forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco che noi del SAP, insieme agli amici del CONAPO dei Vigili del Fuoco, abbiamo posto all’attenzione dell’opinione pubblica cremonese lo scorso 11 settembre. Apprezziamo la presa di posizione forte del Sottosegretario alle Riforme Costituzionali, Senatore Luciano PIZZETTI, arrivato addirittura a minacciare le dimissioni dal governo in caso di tagli e declassamento dell’apparato della sicurezza cremonese. Abbiamo appreso favorevolmente della mozione presentata ieri in Regione Lombardia dal Consigliere Regionale Carlo MALVEZZI che, in modo trasversale, si sta adoperando nei confronti della Regione e del Ministero dell’Interno affinché la nostra Provincia non subisca uno “smacco” che lascerebbe il segno. Abbiamo anche letto il comunicato stampa del Comune di Cremona che ha espresso preoccupazione per questa vicenda. Riteniamo che soltanto con la sinergia di tutte le istituzioni locali e nazionali che rappresentano la nostra provincia si possa arginare questo che viene spacciato come un “riordino” o “razionalizzazione” mentre in realtà è soltanto l’ennesimo potenziale taglio alla sicurezza dei cittadini. Siamo disposti a confrontarci con chiunque e dimostrare, una volta appreso nei dettagli quali siano le reali intenzioni del Governo sul tema, che nessun tipo di risparmio sarà in realtà possibile attuando tale progetto e che se quella del risparmio, come pare di capire, sia l’unica motivazione alla base di questa idea, allora tante altre cose che si potrebbero realmente fare per risparmiare e contenere gli enormi sprechi di risorse dell’intero apparato statale. La battaglia che noi del SAP stiamo conducendo da anni sulla cittadella della sicurezza, quella si, porterebbe, nel lungo periodo, ad un risparmio notevole di risorse pubbliche che recherebbe soltanto benefici alla collettività e così si potrebbero fare tanti altri esempi.

Dopo il Consiglio Nazionale del S.A.P. svoltosi nei giorni scorsi a Rimini ed al quale abbiamo partecipato da protagonisti, sono in corso di preparazione iniziative che metteremo in campo in assenza di risposte certe sui destini della sicurezza cremonese. Ci sono tanti interrogativi sul tappeto: in caso di declassamento della Questura di Cremona e trasformazione in non si sa che cosa, che fine farà il Commissariato di Crema? Verrà declassato anche quello? A che cosa? Le funzioni amministrative in capo alle Questure verranno eventualmente accentrate a Mantova? E se si quali? Chi rilascerà i porti d’arma, i passaporti, i permessi di soggiorno agli immigrati? Un cittadino cremasco dovrà recarsi a Mantova per chiedere un passaporto o tutto rimarrà come ora e si cambieranno soltanto i nomi alle strutture? Se si tratta di una questione di nomi allora non si capisce che tipo di risparmio ci possa essere a chiamarsi Commissariato o Posto di Polizia né si può credere che il risparmio si traduca nel taglio di uno o due stipendi di un Questore o di un Dirigente, lasciando inalterati gli organici già ridotti all’osso. Non arretreremo di un millimetro su questo, c’è lo impone la nostra coscienza e la serietà che da sempre ci contraddistingue nella nostra autonomia. Siamo disponibili a dialogare con tutti, a qualsiasi schieramento politico appartengano, per tutelare il diritto alla sicurezza dei cremonesi perché in un momento come questo non è trincerandosi dietro ad una bandiera politica che si fa il bene di tutti. Ci fa piacere che anche altri sindacati, oltre a noi ed al CONAPO, si stiano rendendo conto dei rischi che stiamo correndo e siamo certi che solleciteranno i loro soggetti politici di riferimento affinché si possa remare tutti dalla stessa parte che è poi quella dei cittadini.

Segreteria provinciale Sap Cremona

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