'Nessuna pressione su signora Azzolini ha scelto lei di parlare in commissione'
Non c’è stato nessun “utilizzo” politico della signora Lidia Azzolini da parte della minoranza di centrodestra, nella commissione Vigilanza su Cremona Solidale di venerdì scorso. “La signora ha chiesto spontaneamente di poter partecipare a Marcello Ventura (presidente di commissione, ndr) dopo aver saputo dai giornali che ci sarebbe stata una commissione sulla questione del direttore generale”, spiega Ilaria Giordano, componente di minoranza del Cda dell’azienda comunale. “Vorrei tranquillizzare la signora a Beccara”, continua Giordano, “la signora Azzolini, come si è capito chiaramente da suo intervento, non è facilmente influenzabile. La verità è che aveva chiesto di poter parlare con il sindaco nei giorni scorsi, per esporre il suo pensiero sul futuro di Cremona Solidale. Non dimentichiamo che è un’importante benefattrice dell’azienda, ha consentito la costruzione della palazzina che porta il suo nome e aveva instaurato un rapporto di fiducia che si sarebbe concretizzato in altre donazioni. Venendo a conoscenza dei problemi legati alla nomina di un nuovo direttore generale al posto di Gipponi – continua Giordano – la signora ha chiesto, senza ottenere risposta, un colloquio col sindaco. Allora si è rivolta a chi conosceva all’interno di Cremona Solidale, al dottor Gipponi stesso, che per ovvie ragioni di opportunità, visto che è direttamente coinvolto, l’ha indirizzata altrove. Da qui è nata la sua partecipazione alla Commissione. Ha preso contatti col presidente Ventura, chiedendo espressamente di poter parlare durante la commissione. Verificato che si poteva fare (su invito formale di un commissario è consetito l’intervento di esterni, ndr), Ventura le ha dato la parola”.
Fugati i dubbi sul carattere strumentale dell’intervento di Azzolini, Giordano precisa ulteriormente la sua posizione sulla vicenda: “Ho letto che Ventura si sarebbe comportato male, non facendo parlare i componenti del cda se non alla fine. Io per parlare mi sono prenotata, come tutti gli altri, ho aspettato il mio turno e sono intervenuta. E la terza volta Ventura me l’ha negato. Cristina Manfredini (vicepresidente del Cda di Cremona Soldiale, ndr) ha detto che avrei potuto aiutare i nuovi consiglieri nelle fasi precedenti la pubblicazione del bando, in quanto avevo già avuto esperienza. Peccato che per me collaborare con questo Cda è sempre stato difficile, spesso sono stata zittita e non ero certo invogliata a dare un contributo. Devo dire che mi indispettisce constatare come il presidente Arcaini, che sull’opportunità di una proroga di un anno al dottor Gipponi era stato d’accordo con me e con l’assessore Platé, l’altro giorno in commissione non ne abbia fatto cenno. Allineandosi alla posizione degli altri tre consiglieri, che invece hanno sempre sostenuto la necessità di una sostituzione. Sono pienamente d’accordo con chi dice che il dottor Gipponi non è insostituibile. Infatti, io per prima avevo suggerito la proroga di un anno. Le cose sono andate diversamente, e in una maniera che offende la dignità e la professionalità di questa persona. Mi chiedo cosa sarebbe successo se Gipponi non avesse accettato tre proroghe in nove mesi. Quando gli ho chiesto chi glielo facesse fare, mi ha detto che era per rispetto al ruolo istituzionale”.
Quanto al ‘pasticcio’ del doppio avviso pubblico di selezione, uno con scadenza il 22 giugno, l’altro il 17 luglio, con estensione dei titoli di studio ammissibili, Giordano è perentoria: “Il primo bando (quello che ammetteva solo i laureati in Giurisprudenza, Scienze Politiche e lauree equipollenti, ndr) è stato fatto dagli uffici di Cremona Solidale, Gipponi non vi ha partecipato in quanto interessato. Quel bando era un copia e incolla di quello già esistente a CrSolidale”. Solo in un secondo momento (come ricostruito dal vicepresidente Manfredini in commissione), è stata fatta una nuova pubblicazione sulla scorta della consulenza della segreteria generale del Comune. Una seconda versione che comunque, a detta del segretario generale Criscuolo, “era perfettibile”. Ossia “piena di buchi”, come ha sottolineato, sempre in commissione, l’esponente dei Democratici Giovanni Gagliardi.
Giordano per ora ‘congela’ la sua permanenza nel cda. Per due settimane sarà via da Cremona. Al suo rientro potrebbe decidere di dimettersi. A meno di imprevedibili novità, al posto di Gipponi (prorogato fino al 30 settembre), ci sarà Emilio Tanzi, uscito vincitore dalla selezione di agosto.
Giuliana Biagi
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