Politica

Manfredini: 'Primo bando sembrava fatto per confermare il d.g.'

E’ stata la vicepresidente di Cremona Solidale, Cristina Manfredini, a ricostruire la storia del ‘doppio bando’ per la ricerca di un nuovo direttore generale durante la commissione Vigilanza (leggi articolo). Siamo a giugno di quest’anno e il contratto di Angelo Gipponi, prorogato di sei mesi, sta per scadere. L’11 giugno si riunisce il Cda per approvare il bando: “Quando l’ho visto – spiega Manfredini – sono rimasta stupita ed ho chiesto: come mai sono ammessi come titoli di studio solo la laurea in Giurisprudenza, scienze politiche o equipollenti, e non quella in Economia? Mi sembrava strano che, per dirigere un’azienda come questa, non fosse previsto quel tipo di laurea. Mi venne risposto che andava bene così”. Così il bando viene pubblicato, con termine presentazione domande il 22 giugno. “Poi – continua Manfredini – il 16 giugno, a un incontro dell’Arsac  (l’associazione che riunisce gli amministratori delle case di riposo provinciali) mi sento dire: ‘Ma voi avete fatto il bando apposta per confermare il vostro direttore generale? Mi sono sentita gelare, perchè quello che volevamo era realizzare la più ampia partecipazione possibile. Così ho proposto al Cda di riaprire i termini, ampliando i requisiti d’accesso a tutti i diplomi di laurea, come avviene di norma in selezioni di questo tipo.  Abbiamo cambiato solo quella parte del bando, lasciando inalterato tutto il resto.  Ricevere trenta candidature, tra primo e secondo bando, ci ha fatto molto piacere, una conferma del carattere pubblico della selezione. E siccome le candidature da vagliare erano tante e si era in periodo di ferie, ho chiesto al segretario generale del Comune, il dottor Criscuolo, di aiutare i nostri uffici a fare una verifica sui requisiti. Tutte le domande sono state ammesse”.

Alla prima scadenza (22 giugno) aveva precisato il presidente, Emilio Arcaini, hanno risposto in 17; alla seconda (scadenza il 17 luglio) in 13. “Abbiamo chiesto espressamente al dottor Gipponi di partecipare, la selezione non è stata fatta contro nessuno”, e se poi Gipponi non è stato chiamato per i successivi colloqui (come avvenuto per gli altri candidati), “è stato perchè le sue proposte per affrontare le criticità di Cremona Solidale le avevamo già potute conoscere nei sei mesi precedenti”, ha aggiunto la consigliera Alessandra Cappelletti. “A differenza degli altri candidati che hanno avuto colloqui di mezz’ora”. “Tutto è migliorabile ulteriormente, ha detto Arcaini “il nostro obiettivo a Cremona Solidale è partire da quello che c’è per migliorarlo ulteriormente”. Margini di miglioramento, secondo Cappellini, ci sono, ad esempio nella  gestione del personale: “Manca una programmazione che possa contrastare l’assenteismo”, ha detto, “in prospettiva, e con le risorse che andranno calando, è necessario pensare ad una riorganizzazione”.

Secondo quanto affermato da Arcaini, il  curriculum di Emilio Tanzi (poi risultato vincitore della selezione, entrerà in servizio il 1 ottobre) era  tra i 17 della prima tornata. Affermazione subito contrappuntata  da Ilaria Giordano (membro di minoranza del cda): “Ma poi ha dovuto ripresentare la candidatura nel secondo bando, visto che nel primo non era contemplato il suo titolo di studio”.

g.b.

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