Politica

Scontro tra minoranze su viaggio Corea, Sozzi: 'Io pagato da ospiti'

Minoranza contro minoranza, sulla trasferta in Corea del Sud di un’ampia delegazione cremonese, in testa il sindaco Galimberti e i consiglieri Luca Burgazzi (Pd) e Andrea Sozzi, esponente di Obiettivo Cremona (la lista che sosteneva Perri) e vicepresidente del Consiglio. Carloalberto Ghidotti accusa l’amministrazione di non perdere occasione per farsi un viaggio all’estero, ironizzando su Galimberti ‘Marcopolo’, dopo essere stato ‘Magellano’ e  polemizza con Sozzi per  le “prove di larghe intese” con la maggioranza di centrosinistra (accusa non nuova nei confronti  del gruppo consigliare presieduto da Maria Vittoria Ceraso). “In questo primo anno di amministrazione – afferma Ghidotti in un’interrogazione  –  Galimberti è stato bravissimo a trovare sponsor per i viaggi all’estero. Cosa che non è riuscito a fare però per realizzare opere pubbliche, come fece Oreste Perri. Concludo rassicurando i cittadini cremonesi che, arrivati a questo punto, mancano solamente Africa ed Australia. La mia interrogazione intende verificare le ragioni che hanno spinto il Sindaco a recarsi in Corea; i benefici economici ipotizzati per la città e per la cittadinanza che deriverebbero da questa trasferta; la motivazione che ha portato l’Amministrazione del Comune di Cremona ad essere rappresentata istituzionalmente in Corea, non da un solo soggetto – il Sindaco – ma anche da due Consiglieri comunali; da quanti elementi è composta in totale la delegazione del Comune di Cremona; di quanti giorni si compone la trasferta coreana, per il Sindaco e per i soggetti interessati; quale è l’importo totale della spesa, quanto a carico del Comune, quanto a carico dei singoli e quanto eventualmente a carico di aziende terze”.

Sozzi precisa “che la mia presenza in Corea è a costo zero per il Comune di Cremona – diversamente non avrei accettato – ed è stata esplicitamente richiesta dai nostri ospiti, in quanto rappresenterò il Sindaco durante la sua assenza, in qualità di vice presidente del consiglio comunale (la Presidente non ha potuto partecipare) e non di semplice consigliere. Il mio è dunque un ruolo istituzionale e non una gita di piacere. Di questo scambio culturale, in cui abbiamo incontrato, tra gli altri, il governatore della zona e il presidente dell’Istituto per la cultura Italiana in Corea, è a conoscenza anche la presidente della Corea del Sud. Il centro culturale e musicale di Goryeong sta accrescendo la sua importanza in Corea e, data la grande presenza di coreani a Cremona per liuteria e musica, questo scambio si prospetta proficuo, anche perché gli sponsor locali intendono investire su di esso. Infine, poiché sono stato eletto nella Lista Perri, mi ha fatto piacere poter contribuire a divulgare all’estero la conoscenza del Museo del Violino e dell’Auditorium, fiore all’occhiello del mandato di Oreste Perri, e a cui i coreani guardano ora come punto di eccellenza”.

REPLICA ANCHE BURGAZZI  – “Se Ghidotti voleva venire in Korea – interviene Luca Burgazzi –  bastava dirlo che avremmo trovato un posto in più. Al di là delle battute, spiace che iniziative volte alla promozione della città e delle sue istituzioni culturali non vengano considerate un’opportunità, ma semplicemente come uno stimolo per una nuova polemica. 10 ragazzi che si sono formati nel nostro istituto Monteverdi e nella nostra città hanno avuto l’opportunità di suonare in questo paese e il Comune doveva stare a casa per far contento Ghidotti? Siamo qui, dopo un accordo ufficiale di scambio culturale ed economico, per rappresentare il ‘sistema Cremona nel quale il Comune gioca una partita fondamentale. Attraverso questi scambi si costruiscono relazioni e possibilità vere di investimento per uscire dal provincialismo che questa città ha patito da troppo tempo. Il primo punto delle nostre linee di mandato è proprio “Cremona città internazionale” e tale viaggio fa parte di una serie di sinergie internazionali che forse dovevano già essere presenti da tempo. Infine ridicola la polemica sui costi, in quanto l’interno viaggio e trasferta di tutta la delegazione è stato a carico dell’organizzazione coreana, quindi a costo zero da parte del Comune. Anche su questo bastava una telefonata per chiedere, ma si sa che la tentazione di polemizzare è sempre in agguato, ma spesso si fanno delle brutte figure. Come in questo caso”.

g.biagi

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