Oltre 700 agricoltori cremonesi alla Giornata dell'agricoltura a Milano
C’erano oltre oltre settecento agricoltori cremonesi tra i 30mila che hanno preso parte, martedì 15 settembre, alla straordinaria Giornata dell’Agricoltura italiana, organizzata da Coldiretti a Expo. Accolti dal Presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, sono intervenuti i massimi rappresentanti delle istituzioni, fra cui il premier Matteo Renzi, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. Tra i numerosi presenti alla giornata – aperta dal messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – c’erano anche Carlin Petrini, presidente nazionale di Slow food, il sindaco di Milano Pisapia, il commissario Expo Giuseppe Sala.
Tanti ed importanti i contenuti della giornata “tutta in giallo” all’arena di Expo. Su invito del presidente di Coldiretti, il premier italiano ha simbolicamente adottato le specialità casearie tricolori, portate sul palco da due giovanissime allevatrici. Un gesto significativo – sottolinea Coldiretti – soprattutto in vista della scadenza del 29 settembre prossimo, termine entro il quale l’Italia dovrà rispondere alla lettera di diffida con la quale la Commissione europea ha imposto all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale.
“Davanti agli agricoltori italiani, Renzi ha preso impegni chiari a difesa del settore primario: via l’Imu e l’Irap in agricoltura a partire dal primo gennaio 2016 – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, che insieme al Direttore Tino Arosio guidava la delegazione degli oltre 700 cremonesi –. Si tratta di interventi fortemente sollecitati dalla Coldiretti, che consentiranno alle imprese agricole di recuperare importanti risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione, in un settore vitale per l’economia nazionale, come l’agroalimentare Made in Italy”.
“Ieri abbiamo vissuto una giornata veramente straordinaria! La nostra assemblea è stata l’evento più importante di Expo 2015, ma soprattutto è stata la dimostrazione concreta di cosa è Coldiretti in Italia e in Europa e a Cremona – continua Voltini -. Eravamo in 30.000 soci e oltre 700 di Cremona. Abbiamo celebrato la festa dell’agricoltura italiana, non solo la festa di Coldiretti, e questo sta a significare che l’agricoltura in Italia, come ha implicitamente riconosciuto Renzi, vuol dire sempre di più Coldiretti. Ci siamo presentati non con atteggiamenti violenti, come accade in altre parti (che non fanno altro che isolare il mondo agricolo), ma con uno stile accogliente, che ha fatto dire a Renzi che lui ama forze che, come Coldiretti, difendono il proprio settore (non dimentichiamo quel che abbiamo fatto al Brennero la scorsa settimana), che non mugugnano, che non dicono sempre “no”, ma che propongono, che fanno, senza mai dimenticare l’interesse complessivo del Paese.
Il presidente del Consiglio ha condiviso tutte le sfide che abbiamo lanciato, a partire dalla necessità di un’Europa diversa, dalla necessità di imporre l’obbligo della indicazione dell’origine dei prodotti agricoli in etichetta (e noi sappiamo che questo porterà a una valorizzazione dei prezzi dei nostri prodotti), ha condiviso la nostra battaglia contro le falsificazioni e le agromafie, contro il caporalato, ecc. Dopo un lungo lavoro di preparazione che è durato mesi, il Premier Renzi ha annunciato dal palco della nostra assemblea che toglierà l’Imu in agricoltura, la Tasi e l’Irap: si tratta di un miliardo di euro di minori tasse per le nostre imprese. Questo è il frutto della forza di Coldiretti, della forte appartenenza dei nostri soci. Ieri è stato dimostrato per l’ennesima volta che se siamo in tanti, se siamo forti, se siamo intelligenti nel porre le questioni, i risultati arrivano.
A tutti gli agricoltori dico: so che oggi i problemi sono tanti e la crisi sta colpendo le nostre aziende, ma Vi assicuro che i problemi, ad uno ad uno, con pazienza e intelligenza verranno risolti, perché noi non siamo una cosa del passato, ma una risorsa per il Paese di oggi e di domani, come ha riconosciuto Renzi. Coldiretti sta lavorando su tutto. E a tutti diciamo: le nostre porte sono aperte”.
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